BIWPA

22 julio 2014

Day by day ,Budapest 2014 lunes 21/07/14

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Jaume Teixidó en el ITA 9-9 GRE


Impresionante ambiente en el último partido
 de la jornada HUN-SRB




Gabi: "Empieza un campeonato a vida o muerte"

Gabi:

21/07/2014 - Decepción en el cuadro español al término del encuentro contra Serbia, que nos ha apeado de la lucha por las medallas. El seleccionador leía el choque en clave de algunos errores defensivos en momento clave y aboga por levantar la cabeza y pensar en el nuevo objetivo: la clasificación para el mundial.
Para empezar, Gabi nos da las claves de la derrota de hoy: "Pienso que no hemos jugado bien en defensa en los momentos más importantes del partido. La entrega ha sido total de los jugadores, pero ha faltado esa concentración en los segundos clave".
La derrota de hoy aboga a los nuestros a la pelea por el séptimo puesto, objetivo que nos daría una plaza para el mundial. El técnico español confía en levantar a sus jugadores: "Este formato de competición es muy cruel, y afortunadamente será el último año que se utilice. Ahora sólo nos queda la opción de luchar por el séptimo puesto y buscar la última plaza para el Campeonato del Mundo de 2015. En consecuencia, empieza otro campeonato para nosotros, que será duro porque no se jugará con la misma ilusión, pero en el que habrá que tener mucha profesionalidad para lograr el objetivo. Será a vida o muerte contra rivales que están en la misma situación."
La concentración será clave, máxime si consideramos que los nuestros no saltarán al agua hasta el viernes: "Nos esperan tres días sin competición en los que será complicado mantener la concentración y entrenar. Es una situación crítica que tendremos que superar como sea. A veces, cuando no todo va de cara hay que luchar igualmente, y eso es lo que nos toca de cara al próximo encuentro, que será la primera de dos finales en las que no se recogen medallas, pero sí un premio muy importante".
El equipo tendrá mañana un entrenamiento de recuperación y seguirá con la preparación para el partido del viernes contra el ganador del Alemania-Rusia que se disputa el miércoles.

Europeo Masc, J.5: punto final a la fase regular


Europeo Masc, J.5: punto final a la fase regular

21/07/2014 - Montenegro, por un lado, y Hungría, por el otro han cerrado como líderes la fase regular del Campeonato de Europa, progresando en consecuencia a semifinales. El rival de los anfitriones saldrá del partido de cuartos entre Italia y Croacia, mientras que el vencedor del Grecia—Serbia se medirá a Montenegro. España iniciará la lucha por la séptima plaza contra el ganador del Rusia—Alemania.
Una semana después del inicio del Europeo se ha puesto el punto final a la fase preliminar . En el Grupo B, en el que militaba España, Hungría ha cerrado su inmaculada progresión derrotando a Croacia por un ajustado 7-6, certificando la tercera plaza del conjunto balcánico. Le acompañará en los cuartos de final sus vecinos serbios tras deshacerse de una nuevamente valerosa España, que se queda en cuarta plaza con siete puntos. Por último, en el duelo por eludir la sexta plaza, Francia ha derrotado in extremis a Alemania con un parcial de 2-0 en el último minuto y medio para acabar venciendo por 8-7.
En el Grupo A, Montenegro ha abierto la jornada vapuleando a Georgia por un contundente 17-2, el resultado más holgado de toda la primera fase en cualquier grupo. Con 13 puntos asegurados, todo quedaba en manos de Italia, que no ha tenido su día contra Grecia y ha acabado empatando a nueve para cerrar su progreso a cuartos en segundo lugar. En el último choque del día, que no tenía trascendencia clasificatoria alguna, Rumanía ha derrotado a Rusia por 8-11.
Estos resultados definen la siguiente historia en cuartos de final:
Posiciones 1 a 5:QF3 (miércoles): Italia vs Croacia
QF4 (miércoles): Grecia vs Serbia
SF1 (viernes): ganador QF3 vs Hungría
SF2 (viernes): ganador QF4 vs Montenegro
3º y 4º puesto y final: sábado
Posiciones 8 a 12QF1 (miércoles): Rusia vs Alemania
QF2 (miércoles): Georgia vs Francia
SF1 (viernes): ganador QF1 vs EspañaSF2 (viernes): ganador QF2 vs Rumanía
Final por el 7º puesto: sábado, 12:00h
En el apartado estadístico, Albert Español y el montenegrino Aleksandar Ivovic igualan en la cima de la tabla goleadora, con 16 dianas.
Estadísticas individuales: http://www.ecwaterpolo2014.com/rankings/men/

EURO 2014: Basta un pari al Settebello per il secondo posto. Serbia o Croazia ai quarti

Giulio D'Onofrio - 21 luglio 2014 20:07


Francesco_di_fulvioFrancesco Di Fulvio, protagonista con una doppietta
GRUPPO A: Un'Italia a due facce chiude il girone con un pareggio contro la Grecia che serve a mantenere la seconda piazza alle spalle del Montenegro. Dopo un inizio disastroso, gli azzurri sono riusciti a riequilibrare il punteggio con un secondo quarto dominato, per poi gestire il ritorno degli ellenici.
Serbia o Croazia, Croazia o Serbia. Uscirà dalle due big del gruppo B il nome della formazione che metterà alla prova le ambizioni del Settebello in vista delle semifinali. Se il largo successo di stamattina del Montenegro sulla Georgia aveva praticamente azzerato le speranze degli azzurri per il primo posto, serviva al tempo stesso non perdere contro laGrecia per essere certi, quantomeno, della seconda piazza. Missione compiuta per i ragazzi di Campagna, ma il pareggio contro gli ellenici nasconde aspetti positivi e negativi che dovranno essere analizzati dal c.t. adesso che la manifestazione continentale entra nel vivo: una partenza “molle”, che ha rischiato di compromettere da subito la partita, è stata riequilibrata dal ritorno poderoso della seconda frazione, praticamente a senso unico, e da una percentuale in superiorità numerica che ha azzerato del tutto la scialba prestazione fornita due giorni fa.
L’inizio di partita è da incubo, la zona della Grecia rende inermi i nostri attacchi ed anche in difesa, punto di forza nelle precedenti uscite, le cose non funzionano a dovere. Christos Afroudakis e Vlachopoulos colpiscono come cecchini provetti dal perimetro con l’uomo in più per l’iniziale 2-0. L’unica volta che la manovra azzurra porta al passaggio ai due metri,Baraldi è bravo a conquistare la superiorità subito finalizzata da Luongo. Può essere il segnale di svolta, invece diventa una semplice macchia nel monologo della Grecia che arriva anche sul +3 (4-1) grazie alla doppietta di Mylonakis. Il passivo è pesante, ma una magia diFrancesco Di Fulvio, destro preciso nonostante il carente equilibrio, permette di attenuare le distanze.
La rete del gioiellino pescarese, passato recentemente dal Brescia alla Pro Recco, ha il merito di scuotere la truppa azzurra. Il resto lo fa il tecnico che tocca le corde giuste nel primo intervallo: lo dimostra il fendente immediato di Giacoppo, ma soprattutto una retroguardia che torna ad essere imperforabile e non concede nemmeno una conclusione ai tiratori avversari. Il pari è ad opera di Giorgetti, che trasforma con freddezza un tiro di rigore, il braccio armato di Gallo e la controfuga ancora di Di Fulvio, specialista nei gol in “extremis” ribaltano il punteggio e completano il break di 0-4. Il botta e risposta traKolomvos e Giorgetti apre il terzo periodo, prima che l’arcobaleno di Afroudakis e il destro di Vlachopoulos riportino la Grecia in linea di galleggiamento. Il destro di Figlioli ci riporta avanti, ma, a dispetto dei primi due quarti, la gara rientra nei binari di equilibrio. L’italo australiano colpisce anche in apertura di quarto tempo, ma i ragazzi di Kechagias – ammonito per proteste – rispondono colpo su colpo fino a trovare il meritato pareggio conGounas. Gli ultimi minuti sono di sofferenza, il risultato però non cambia più e sigilla il secondo posto dell’Italia. 

GRECIA-ITALIA 9-9 (4-2, 0-4, 3-2, 2-1)
Grecia: Tsalkanis K., Mylonakis E. 2, Dervisis G., Tigkas D., Fountoulis I., Pontikeas K., Afroudakis C. 2, Delakas E., Mourikis K., Kolomvos C. 1, Gounas A. 1, Vlachopoulos A. 3, Galanopoulos S. All. Kechagias A.
Italia: Tempesti S., Di Fulvio F. 2, Velotto A., Figlioli P. 2, Giorgetti A. 2 (1 rig.), Fondelli A., Giacoppo M. 1, Gallo V. 1, Figari N., Luongo S. 1, Aicardi M., Baraldi F., Del Lungo M. All. Campagna A.
Note: Ammonito Kechagias (All. Grecia) per proteste nel quarto tempo. Uscito per limite di falli Pontikeas (G) nel terzo tempo. Superiorità numeriche: Grecia 4/10, Italia 6/8  + 1 rigore.Arbitri: Teixido (Esp) e Margeta (Slo)

L’altra notizia

Non è la notizia che fa scalpore, ma bensì il come e il dove la si dice

Europei 2014: “biscotti” amari e drammi sportivi scampati

Oggi si chiude la fase a gironi con l’assegnazione definitiva dei posti validi alla conquista del titolo Europeo. Nel girone A uno spareggio a suon di gol tra Montenegro e Italia, dopo il pareggio della scorsa giornata valso a poco ai fini della classifica, con la Grecia a fare da ago della bilancia. Nel girone B una situazione ai limiti dell’assurdo con tre squadre (Croazia, Serbia e Spagna) a giocarsi gli ultimi due pass per la fase finale, con l’Ungheria già appagata ma che ha tra le mani una grande responsabilità sulle sorti della Croazia.
I primi a scendere in vasca sono i vice campioni del Mondo del Montenegro imbattuti in una gara a senso unico contro la Georgia oramai fuori dai giochi da tempo. La situazione di convivenza in classifica con l’Italia e lo svantaggio nella differenza reti, impone al gruppo guidato da Perovic di sfruttare tutte le occasioni possibili e di non avere la benché minima pietà dell’avversario. I propositi vengono messi in pratica in vasca senza il minimo indugio. Complice una Georgia che non ha nulla da chiedere a questo torneo, il Montenegro attacca con insistenza portando il match a metà gara sul tondo risultato di 8-0. Nella ripresa il “tiro al bersaglio” nella porta del povero Kapanadze continua imperterrito, interrotto da Elez che interrompe l’azione del rullo compressore dopo un parziale sonoro di 12-0 e ben 23 minuti abbondanti di assedio continuo. Nell’ultimo quarto la Georgia prova a reagire alla débâcle annunciata con Elez nuovamente a segno, ma il Montenegro non ci sta assolutamente a diminuire le distanze e torna cinicamente ad essere una macchina da gol perfetta, chiudendo l’ultimo quarto con un parziale di 5-1 per un risultato complessivo di 17-2. La Georgia chiude la sua esperienza internazionale a Budapest con un rugbistico “cucchiaio di legno”, frutto di un indecoroso 0 nella colonna punti in questa manifestazione. Il Montenegro, forte del risultato raggiunto stamani, mette l’Italia a distanza 11 gol, costringendo gli azzurri a replicare la stessa prestazione oggi pomeriggio contro la Grecia, a cui dovrà infliggere una distanza di almeno 12 reti per la semifinale diretta. Realisticamente parlando, per il Montenegro più di un piede in semifinale.
Il secondo match non è da “cerchio rosso” nel programma giornaliero, essendo uno dei due match praticamente fini a se stessi. Russia-Romania ha il sapore di assoluta delusione per non aver usato i propri mezzi nel fare bene in un girone piuttosto equilibrato, togliendo Italia e Montenegro. Entrambe a 3 punti in classifica, gareggiano per aggiudicarsi l’amaro quarto posto, quello della prima eliminata del girone. A dispetto del significato intrinseco del match, vicino al nullo se non totalmente assente, la partita diverte e fa divertire. Le squadre si affrontano a viso aperto regalando rari momenti di stop. La prevalenza tecnica della Romania si nota sul lungo, visto l’inizio quasi rocambolesco con una Russia che va al primo break col passivo minimo. Lo scatto di forza e orgoglio da parte dei rumeni, ancora forse troppo scottati dai rammarichi per la scorsa partita persa immeritatamente con la Grecia, scatta nei successivi due tempi dove il vantaggio si allarga sensibilmente nel secondo quarto (3-1) per poi rallentare nel terzo in assoluto controllo (3-2). La Russia, chiamata ad un ultimo sussulto in risposta al dominio rumeno, reagisce bene nell’ultimo quarto regalandosi un 3-2 a favore che bene o male accontenta tutti, seppur di poco. Il finale di 11-8 legittima le potenzialità della compagine rumena, che avrà di che riflettere per le prossime opportunità che gli si pareranno davanti. Per la Russia, Budapest è stato un buon palcoscenico dove buttare basi di crescita e tornare a livelli buoni, oggi piuttosto lontani.
L’altro match fine a se stesso va in scena subito dopo, con Francia e Germania in acqua ad evitare di prendere il rugbistico “cucchiaio di legno” del girone B. Rispetto ai colleghi della partita disputata in precedenza, gli animi non sono accesi e la partite vive di poche sortite, quasi tutte chiuse con buoni interventi delle difese o da errori al tiro. In questo clima di calma piatta le squadre non si affannano e vanno al riposo di metà gara sul 2-1 in favore dei tedeschi, capaci di riprendere in mano la partita con Schueler e Nossek nel secondo quarto, dopo essere stati in svantaggio col gol siglato da Marzouki nel primo quarto. Dopo la pausa, le due squadre danno vita ad uno scontro senza quartiere, con botta e risposta continui che ravvivano il match finora risultato sciapo. All’avvio dell’ultimo quarto è sempre la Germania in vantaggio per 6-5, pronta a ripetere l’ottima difesa mostrata nel terzo periodo e chiudere con i tre punti a discapito della Francia. I transalpini assaltano sin da subito la porta di Schenkel che viene trafitta da Saudadier che sfrutta abilmente la superiorità numerica concessa. A metà quarto Obschernikat rimette le cose in via positiva per i teutonici che puntano alla strenua difesa di un risultato con le forze che lentamente vanno a mancare. La Francia approfitta del momento di stanca tedesco chiudendo la pratica con rimonta e sorpasso firmati Jablonski e Blary. Vano il tentativo estremo di pareggiare i conti con Schueler a fil di sirena che si infrance tra le manone francesi a difendere in inferiorità numerica. Tutto sommato la partita vera c’è stata solo nella seconda metà di gioco, dove entrambe le squadre si sono sbloccate, giocando a viso aperto pur senza traguardi rilevanti da raggiungere.
Ed ecco la prima sfida cruciale del giorno: Serbia-Spagna. Entrambe a pari punti, per essere certi del pass al turno successive hanno l’obbligo di portare a casa i tre punti, anche se la Serbia potrebbe accontentarsi di un pari vista la maggiore differenza reti sia rispetto alla Spagna che alla Croazia. La Serbia come da copione mostra subito i muscoli e piazza il primo break con un uno-due micidiale a metà quarto con Pijetlovic e Filipovic. La troppa foga porta però la Spagna a guadagnare un rigore subito dopo per fallo di Radjen, ottimamente trasformato dal solito Espanol Lifante che si ripeterà ad un minuto dalla fine riportando la situazione in parità. Errori nelle manovre e una fase di studio per rallentare i ritmi, caratterizzano il secondo quarto in cui il gol di Cuk permette ai serbi di mettere il muso avanti a metà gara sul punteggio di 3-2. Il timore di fare passi falsi si mostra nel terzo quarto, dove l’equilibrio regna sovrano con i lampi di Mandic ed Espanol Lifante che illuminano questi 8 minuti. L’ultimo sentenzierà il tutto in via definitiva. Il sentore principale è che, causa stanchezza e anche la voglia di sbloccare questo immobilismo che dura da quasi 16 minuti, gli schemi verranno meno. Difatti l’ultimo quarto risulta molto spumeggiante ambo le parti. Cuk apre le danze con una pronta risposta dell’ormai solitario Espamol Lifante che mantiene vive le speranze e la distanza ad una sola rete. Successivamente il cinismo sottoporta dei serbi entra in scena e aziona il turbo scappando via con Mitrovic e Aleksic. Il rigore fischiato per gli spagnoli vale come ossigeno, ma il finor perfetto Espanol Lifante fallisce l’opportunità di ritornare in palla grazie ad un Pijetlovic monumentale. L’errore dai 5 metri pesa coime un macigno nel morale degli spagnoli che mandano a vuoto una buo9na serie di attacchi sino alla sassata firmata Molina a poco meno di due minuti dalla fine. I serbi temono il ritorno degli uomini di Hernandez e sfruttano immediatamente la superiorità numerica con Prlanovic, che sentenzia definitivamente il destino degli iberici in questo torneo. Il lampo successivo di Molina con l’uomo in più serve solo a chiudere il tabellino sul finale di 8-6. Sfortuna assoluta per la Spagna a cui rimane il grande merito di aver rotto gli equilibri in un girone già segnato alla vigilia da una fuga a tre, intromettendosi con onore e qualità sorprendenti. La Serbia scampa il pericolo col suo proverbiale cinismo e rimane in attesa di sapere il suo piazzamento finale.
L’Italia scende in vasca chiamata ad un impresa fuori portata contro una Grecia ben attrezzata con la possibilità di sorpasso in classifica. Gli azzurri prendono subito un piglio aggressivo giocando con velocità, forse troppa, che porta inevitabilmente ad errori grossolani. La fretta, appunto, avalla il gioco più che sereno dei che con Afroudakis e Vlachopoulos sin portano in vantaggio smontando di netto la possibilità di piazzare il +12 come divario gol per il primo posto. Presa coscienza di ciò, gli azzurri cominciano a giocare come sanno cercando di rispondere in maniera piuttosto timida ai colpi greci che insistono con Mylonakis, proiettando la squadra di Kechagias su un vantaggio di due reti. Campagna non ci sta a prendere il peggior piazzamento e invita i suoi a reagire, evitando di pensare all’enorme differenza resti che li separa dal Montenegro. La reazione del secondo quarto non di fa attendere, con un sonoro 4-0, tra cui spiccano una bella conclusione dalla distanza di Valentino Gallo ed un gol in controfuga veloce del giovane Di Fulvio. La Grecia incassa il colpo e nella pausa di metà gara metabolizza lo schiaffo subito. Nel terzo tempo parte un testa a testa che vede la Grecia lentamente risalire la china grazie ai colpi strabilianti di Afroudakis e Vlachopoulos, in particolare il primo con una palombella dai 5 metri, che riescono a rimettere in pari la gara. Un fallo ingenuo di Pontikeas regala a Pietro Figlioli la palla che porta nuovamente in vantaggio il Settebello alle porte degli uttimi 8 minuti sul risultato di 8-7. Alla ripresa delle ostilità, gli azzurri provano a chiudere il match con Figlioli che prova a prendere per mano la squadra portandola sul 9-7. La gara con la Romania ha mostrato una Grecia mai doma, pronta a ribaltare le sorti di risultati alla portata come questo. Difatti, complice anche la stanchezza degli azzurri ed un senso di appagamento piuttosto superficiale, la Grecia riesce a riportarsi in pari a un minuto e mezzo dalla fine col solito Vlachopoulos (3 reti per lui oggi) e Gounas. L’incubo beffa in stile Romania comincia ad aleggiare in vasca, ma il pressing continuo e caparbio degli uomini di Campagna evitano il peggio, chiudendo il match su un più che giusto 9-9. L’aria da “biscottone” infiocchettato in Montenegro-Grorgia non ha senz’altro facilitato le cose per l’Italia, che per un attimo ha creduto davvero alla rimonta a suon di gol, per poi essere riportata coi piedi per terra da una Grecia che ha tentato il sorpasso in classifica. Ora l’impegno nei quarti tra due giorni diventa una prima vera e propria prova di carattere e di forza, per vedere se davvero si è in grado di smaltire delusioni cocenti come questa.
Col finale thriller scongiurato, la Croazia affronta a cuor leggero la gara di cartello di oggi contro l’Ungheria, che prova a fare la serie perfetta in un girone tutt’altro che semplice. I croati per evitare gli azzurri di Campagna devono puntare obbligatoriamente alla vittoria e difatti non si fanno pregare con una doccia fredda servita dai colpi di Milakovic e Sukno, nei quali Nagy non è esente da colpe. La musica non cambia nel secondo quarto, ripreso da dove lo si era lasciato, con la Croazia che fa tris con Setka che ribadisce in rete dopo una buona risposta di Nagy, che non nasconde la stizza. La reazione ungherese arriva subito col gol dubbio di Hosnyanszky, che fa esplodere di gioia la Alfréd Hajòs finora coperta da un imbarazzante silenzio, per poi essere seguito da due conclusioni pregevoli di Erdelyi e Szivos che bloccano momentaneamente il dominio croato visto finora. Un’ingenuità di Hosnyanszky, che non rientrerà più nel match perché già con tre falli gravi, regala un penalty ai croati che sfruttano con Jokovic. L’Ungheria risponde con una combinazione veloce dei fratelli Varga, che porta Denes a rimettere in parità la partita. I portieri Pavic e Nagy bloccano le opportunità degli avversari sino al fischio di metà gara, sul risultato di 4-4. Nel terzo tempo, per i primi 5 minuti entrambi i portieri si rendono protagonisti di tiri talvolta impossibili, poi Madaras e Sukno salgono in cattedra a scuotere le reti delle porte avversarie. Lo spettacolo avanzato dai due portieri prosegue fino alla fine del tempo, che porta le squadre sul 5-5. Nonostante una qualificazione certa per entrambe, la paura di perdere si manifesta in acqua, portando ad una lunga serie di giocate frettolose da ambo le parti, in cui ancora Nagy e Pavic rubano la scena. Marthon Toth in sospetto “2 metri” rompe l’equilibrio a metà quarto, al quale risponde immediatamente con orgoglio sconfinato il croato Muslim che sfrutta ottimamente la superiorità numerica concessa. La “partita a scacchi” continua fino a 45 secondi dalla fine, dove Harai infila una beduina da vedere e rivedere che fa saltare di gioia il pubblico di casa sugli spalti che sinora seguiva il match in religioso silenzio. Di rabbia la Croazia prova a inseguire il pareggio, ma la rabbia di Sukno risulta un plus che non porta i risultati sperati sulla azione successiva si spegne sopra la traversa. L’Ungheria infila la serie perfetta con questo 7-6 che regala l’Italia alla Croazia, mentre la Serbia porta a casa un agevole (ma non troppo) incontro con la Grecia. Appuntamento a mercoledì con i primi scontri ad eliminazione diretta, con Ungheria e Montenegro ad aspettare le loro sfidanti nelle semifinali di venerdì.
Riepilogo Europei - 4a GiornataRiepilogo Europei - 5a Giornata

España no jugará por las medallas en Budapest


España no jugará por las medallas en Budapest

21/07/2014 - En un partido extraño, donde la decisión de un gol legal anulado a España con 2—2 pudo cambiar el rumbo del encuentro, España perdió por 8—6 (2—2, 1—1, 1—0 y 4—3) ante Serbia en un choque en el que no salieron las cosas ante los balcánicos, que tuvieron goles afortunados en el último cuarto sin dar opciones. Los de Gabi acaban 4os del grupo B y jugará el viernes con el ganador del RUS—ALE. Si vence, jugará por la 7ª plaza en busca del único billete a los Mundiales de Kazan2015.
Dos equipos con todo en juego y la misma historia de la fase previa se daban cita en una, como de costumbre, caldeada pìscina Alfred Hájos. Aunque lejos de los 36ºC de ayer (hoy el mercurio estaba "tan sólo" a 29ºC), la canícula estival ha despejado finalmente las dudas que sembraban algunos agoreros pronósticos meteorológicos.
España y Serbia han marcado el escenario del choque de buen principio. El conjunto balcánico, potente y anárquico en ataque, y con una agresiva defensa que no dudaba en buscar el choque; España, ordenada y con la intensidad que ha demostrado en todo el campeonato. Han sido los hoy locales quienes han golpeado primero, y lo han hecho por partida doble. Dusko Pjetlovic, desde la boya, y Filip Filipovic, con un potente chut, han adelantado en dos acciones consecutivas a los serbios para gloria de su numerosa y ruidosa afición. La reacción española no se ha hecho esperar, y apenas un minuto después se ha iniciado la manga de 0-2 con un penalti transformado por Albert Español y una acción en superioridad a menos de un sesenta segundos de la conclusión, que dejaban el 2-2 al fin de los primeros ocho minutos.
No ha cambiado el guión en el inicio del segundo cuarto. Con una Serbia que no atinaba en los hombres de más (apenas un tanto de cinco opciones en todo el choque), Marc Minguell ha anotado el 3-2 para los nuestros. Sin embargo, los colegiados han invalidado la acción por una discutida infracción de dos metros. Poco después, Serbia ha anotado el 3-2 mediante Milos Cuk con que se ha alcanzado el intermedio.
En los primeros compases del tercer cuarto, Dusan Mandic, ha recuperado para Serbia la máxima ventaja. España seguía persistiendo, y la agresiva defensa rival perdía en el ecuador del tercer período a Sava Randjelovic por faltas. Sin embargo, no ha sido en esta expulsión, sino en la siguiente, señalada a Andrija Prlainovic, en la que Albert Español, con un potente derechazo al palo largo, ha anotado el 4-3. Los de Gabi Hernández seguían en el partido. En estos decisivos momentos, Iñaki Aguilar ha salvado el 5-3 a 20 segundos del final, acabando el cuarto con una desventaja de un solo gol que lo dejaba todo abierto.
Con los dos equipos decididos a ir a por el partido, han sido de nuevo los serbios quienes han golpeado primero. Cuk ha firmado un bello tanto desde más de seis metros que volvía a adelantar al cuadro de Dejan Savic de dos goles. España ha recortado distancias en la siguiente acción, también de hombre de más, con el cuarto del día de Español. 5-4. Se acercaban los instantes finales del partido, y algunos desajustes defensivos españoles han vuelto a dar vida a Serbia. Mitrovic ha firmado el 6-4 y, acto seguido, Gocic ha visto como los colegiados, de modo un tanto dubitativo, eso sí, señalaban penalti favorable a España. El banco español, desconcertado, ha reclamado tiempo muerto al entender que habían señalado expulsión. Esos segundos de nervios han podido despistar a Español, que ha visto como el meta Pijetlovic salvaba el lanzaiento de cinco metros con su mano derecha.
Para colmo de males, Aleksic ha dado al contraataque a su equipo la máxima renta (7-4), a 4´14" del final. España no ha bajado los brazos, y Guillermo Molina ha firmado con un gran lanzamiento el 7-5 cuando quedaban 1´51" por jugar. Sin embargo, Prlainovic ha puesto la sentencia para los suyos a falta de poco más de un minuto para la conclusión. En el último minuto, España aún ha tenido opción de anotar una vez más, de nuevo gracias a su capitán, para dejar el 8-6 final.
El conjunto de Gabi Hernández quedará ahora abocado a la lucha por la séptima plaza, objetivo que nos daría el último billete para el Campeonato del Mundo de 2015. Para ello habrá que vencer en los próximos dos encuentros, el primero de ellos fijado para el jueves contra el ganador del Rusia-Alemania.
Ficha del partido
Serbia 8-6 España
Parciales: 2-2, 1-0, 1-1 y 4-3
Serbia: Gojko Pijetlovic, Dusan Mandic, Zivko Gocic, Sava Randjelovic, Milos Cuk (2), Dusjo Pijetlovic (1), Slobodan Nikic, Milan Aleksic (1), Nikola Radjen, Filip Filipovic (1), Andrija Prlainovic (1), Stefan Mitrovic (1) y Brainslav Mitrovic.
Entrenador: Dejan Savic
España: Iñaki Aguilar, Alberto Munarriz, Javi Bustos, Marc Roca, Guillermo Molina (2), Marc Minguell, Balasz Sziranyi, Albert Español (4), Marc Larumbe, Fran Fernández, Blai Mallarach, Xavi Garcia y Edu Lorrio.
Entrenador: Gabi Hernández
Árbitros: Sergey Naumov (Rusia) y Radoslaw Koryzna (Polonia)

C. Mestres (Comunicación RFEN Budapest)

Montenegro wins group A after Greece, Italy tie - Budapest 2014 day 8

|Monday 21 July 2014, 11:20|Tim Hartog
© Marcel ter Bals
The eighth day at the 2014 European Championships marks the final day in the preliminary phase of the men's tournament and thus decisions are expected to be made on Monday at the Margeret Island in Budapest. Montenegro opened play with blowing past Georgia 17-2 in a dominant victory to make strong push for first place in the group that could be decided by goal difference is Italy beats Greece later today. An active Aleksandar Ivovic countered and shot his way to six goals while Georgia's top scorers Marko Elez was the only scorer for his team. The Montenegrins later that day learned to have won group A as Greece held Italy to a 9-9 draw and so they are qualified for the semi-finals.

The second match saw Russia and Romania battling for fourth place in the group, after Romania's tough loss to Greece on day 6 of the championships. An opportunity for either team to finish fourth and then meet the fifth-placed side of the other group in the crossing matches for a 7th-10th place finish. That classification is also important given the fact that the first eight teams of these European Championships will automatically qualify for the extended 2016 europeans edition in Belgrade. In addition it looks as if finishing seventh or eighth could mean a berth for the 2015 World Championships in Kazan, Russia.

The opening phase was close but slowly but surely Romania took control in the second period. Albert Zinnatullin first tied the game at 3-3 but then Romania scored thrice in a row with Tiberu Negrean netting two and centre-forward Mihnea Chioveanu scoring once in that run to close out the first half. Standout for Russia Dmitrii Kholod and Vladislav Timakov made Russia come close to trailing by just a single goal (5-6) midway through the third before the Romanians decided the encounter by three straight goals again now leading 5-9 with just one period to play. When captain Cosmin Radu opened up scoring in the fourth quarter putting his team up 5-10, the Dejan Stanojevic coached side knew the victory was there. Even though goals were exchanged in the final minutes, the outcome of the game did not changed as Romania now took fourth place in the group, will play the fifth of the other, while Russia as fifth seed awaits a meeting with the other group's fourth ranked side, to be decided later today.

The next encounter was sort of a final for either teams as both France and Germany seeked their first points on the final day of the the preliminary phase in an attempt to avoid the last place. In avoiding that, a finish with the best 8 of the tournament remains within reach and that classification would mean autmatic qualification for the 2016 European championships and perhaps even the 2015 world championships. It was obvious both teams were aware of the situation and emphasized defence in a nervous opening phase of the match. Mehdi Marzouki scored the only goal of the period with 2.29 left but Germany regained that lead in the second period scoring twice in a row. Things looked to get worse for France when the Germans also netted the 1-3, now in the third period before the French showed to be resillient side.
A close game followed and at 3-3 and 4-4 scores, it could be anyone's but Germany at times looked closer, not in the least part because of a 4-6 lead they established with 2 minutes remaining in the third session. France was not done though. Marzouki and Remi Saudadier in the fourth period got the game levelled 6-6 as the fans knew they were in for a tense finish. Three more goals would be on display in the Alfred Hajos pool but the game turned around. Although the Germans struck first to lead 6-7 with 4 minutes remaining. But when Arnaud Jablonski won a rebound fight with German goalie Moritz Schenkel to put it in for the 7-7 tie, momentum changed. Centre-forward Romain Blary then finished off what was in the air. On a well played man-up he tipped in the game winner in just the second time France had the lead in the score: 8-7. They will now face Romania in the first crossing matches for 7th-10th place while Germany faces Georgia in the battle for 11th place.

Also for Spain and Serbia at lot was at stake. Basically staying alive the medal race. The loser of this one would be eliminated and had to settle for the 7th-12th place classifications. And after coming in as favorites, an early departure for the Serbs (the last time they didn't made it to the semis was back in 1999) would be nothing more than a huge upset. But Spain had surprised many with their fresh and active game so far making the lives hard of Hungary and Croatia in previous matches.
The tension rose as the game started and was again obvious in the water as it got off to a nervous start. The Serbs, as usual counting the most on their defence, also struck first on the other end. A centre-forward goal by Dusko Pijetlovic and outside shot from Filip Filipovic saw the World League winners taking a 2-0 lead. Spain however crawlled back, heavily relying on the excellent shooting of Albert Español who scored the incredible four goals for his team. Those were necessary as Serbia had established multiple two-goal leads already. In the fourth period the Dejan Savic coached side looked to decide the outcome as Stefan Mitrovic delivered a huge blow after Spain had come back to 5-4 netting a shot for the 6-4 score and saw team-mate Milan Aleksic scoring a minute later as Serbia now led 7-4. That proved too much for the Spaniards to handle. They tried hard, swum hard and countered hard but Guilermo Molina's late consolation goal with under 2 minutes remaining could not turn around things. Andrija Prlainovic lighted up his performance by putting all doubts to and end by scoring on extra man with just over a  minute remaining as Serbia secured a spot in the quarter-finals and are still in the race for the medals. Spain meanwhile, finishing fourth in group A, will play for the 7th-10th place awaiting the winner of the Russia-Germany match-up.

Another clash was set to take place as the penultimate match of the day and entire men's group stage. Despit a clash the first place in group A was at stake as Italy could still overtake Montenegro on goal difference if they would manage to beat Greece by a clear margin. But the Greek had other plans and made it clear right from the start they were looking for the win too, in their case would mean second place in the group. Greece came out firing and quickly established a deserved 4-1 lead over the stunned Italians. The answer didn't took too long to be given by Italy though as they took control in the second quarter and regained the lead at 4-5 and were in ahead 4-6 at half-time. The attractive back-and-forth match between two dynamic sides now saw Italy in the lead until 5-7 when Greece responded with two straight goals from Christos Afroudakis and Angelos Vlachopoulos to tie 7-7. Then Pietro Figlioli came into play on offence netting the 7-8 and 7-9 for his team as they looked to hold the better cards for the win leading 7-9 early fourth quarter. The final answer though came from the Greek as Angelos Vlachopoulos, playing a strong offensive game, shot home the consolation 8-9 quickly after, only to see his team-mate Alexandros Gounas shooting home the draw from his left wing with 1.47 to go. It proved the final score although both Pietro Figlioli and even more Christos Afroudakis had the opportunities for a win within reach. Figlioli missed a shot, Afroudakis threw away a pass to his team-mate on the post-position with just seconds remaining as the Greek had the final posession and even and extra man the last five seconds. But it was not to be as Italy now finishes second and Greece third.

The final match was also a big clash, even considering Hungary was already qualified for the semi-final as group B winner. Nevertheless the Alfred Hajos stadium was jam packed and a close and tense spectacle was what the people got to see. A match that didn't start too well for the Hungarians who saw a sharp Croatian side jumping out grabbing a 0-2 and even 0-3 lead early second quarter. The home players struggled on the shooting percentages but still managed to crawl their way back into the game from that point on. Balasz Erdelyi, Marton Szivos and Denes Varga brought their team back to a 4-4 tie even before half-time as the clash after the main break turned into a tense battle. A pair of goals were exchanged in the hectic third quarter but the fireworks came in the final session where Marton Toth tipped home his only goal of the game as Hungary then led 6-5 before Petar Muslim responds on extra man from the left side nicely shooting his attempt past Hungarian goalie Viktor Nagy. The game looked to finish in a 6-6 draw before Hungary centre-forward Balazs Harai shot home a beautiful backhand shot with just 0.45 remaining giving the home fans and team-mates something to cheer for as Hungary held on despite a late shot from Sandro Sukno to win 7-6 and close out their group phase undefeated going into the semi-finals.

2014 European Championships
Budapest, Hungary

Schedule and results


Monday, 21 July (men)
Montenegro vs. Georgia 17-2 (4-0, 4-0, 4-1, 5-1)
Montenegro scorers: Aleksandar Ivovic 6, Mladjan Janovic 4, Predrag Jokic 2, Drasko Brguljan, Vjekoslav Paskovic, Darko Brguljan, Uros Cuckovic, Filip Klikovac.

Georgia scorers: Marko Elez 2.






Russia vs. Romania 8-11 (2-3, 1-3, 2-3, 3-2)
Russia scorers: Dmitrii Kholod 3, Artem Odintsov, Albert Zinnatullin, Vladislav Timakov, Konstantin Stepanyuk, Roman Shepelev.

Romania scorers: Tiberiu Negrean 5, Cosmin Radu 2, Nicolae Diaconu, Andrei Busila, Mihnea Gheorghe, Mihnea Chioveanu.






France vs. Germany 8-7 (1-0, 0-2, 4-4, 3-1)
France scorers: Mehdi Marzouki 3, Romain Blary 2, Remi Saudadier, Arnaud Jablonski, Enzo Khasz.

Germany scorers: Heiko Nossek 2, Paul Schueler 2, Julian Real, Jan Obschernikat, Dennis Eidner.






Serbia vs. Spain 8-6 (2-2, 1-0, 1-1, 4-3)
Serbia scorers: Milos Cuk 2, Dusan Mandic, Dusko Pijetlovic, Milan Aleksic, Filip Filipovic, Andrija Prlainovic, Stefan Mitrovic.

Spain scorers: Albert Español 4, Guillermo Molina 2.






Greece vs. Italy 9-9 (4-2, 0-4, 3-2, 2-1)

Greece scorers: Angelos Vlachopoulos 3, Christos Afroudakis 2, Emmanouil Mylonakis 2, Christodoulos Kolomvos, Alexandros Gounas.

Italy scorers: Francesco di Fulvio 2, Pietro Figlioli 2, Alex Giorgetti 2, Massimo Giacoppo, Valentino Gallo, Stefano Luongo.






Hungary vs. Croatia 7-6 (0-2, 4-2, 1-1, 2-1)
Hungary scorers: Norbert Madaras, Balazs Erdelyi, Norbert Hosnyanszky, Marton Szivos, Denes Varga, Marton Toth, Balazs Harai.

Croatia scorers: Sandro Sukno 2, Ivan Milakovic, Maro Jokovic, Petar Muslim, Andelo Setka.






Final ranking group A:
1. Montenegro 5 - 13 pts
2. Italy 5 - 11
3. Greece 5 - 10
4. Romania 4 - 6
5. Russia 5 - 3
6. Georgia 5 - 0

Final ranking group B:

1. Hungary 5 - 15 pts
2. Serbia 5 - 10
3. Croatia 5 - 8
4. Spain 5 - 7
5. France 5 - 3
6. Germany 5 - 0

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Live webcast of all matches, here.


Tuesday, 22 July (women)

15.00: Great Britain (A4) vs. France (B4) - (7th/8th place)
16.30: Hungary (A2) vs. Russia (B3) - QF1
18.00: Italy (B2) vs. Greece (A3) - QF2

Wednesday, 23 July (men)

16.00: Russia (A5) vs. Germany (B6) - QF1
17.30: Georgia (A6) vs. France (B5) - QF2
19.00: Italy (A2) vs. Croatia (B3) - QF3
20.30: Greece (A3) vs. Serbia (B2) - QF4


España, a por la victoria ante SRB (16:00h TDP)


España, a por la victoria ante SRB (16:00h TDP)

20/07/2014 - La Selección Masculina se juega la clasificación para los cuartos de final del Europeo ante uno de los ´cocos´ del grupo, la todopoderosa Serbia. Una victoria nos daría la clasificación automática, que también lograríamos en caso de empate a más de ocho goles siempre que Croacia cayera con Hungría en el último encuentro de la jornada. El partido podrá seguirse en directo por Teledeporte, Eurosport 2 y www.len.eu.
España afronta un nuevo duelo a todo o nada en el Campeonato de Europa, la misma prerrogativa de los últimos enfrentamientos contra Croacia, Francia y Alemania. Sin embargo, el del lunes será el que decida definitivamente si acabamos en 2ª o 3ª plaza y, con ello, si accedemos a los cuartos de final y obtenemos la clasificación automática para el Mundial, o bien si lucharemos desde la 4ª para lograrlo.
Gabi Hernández es claro: "Saldremos a ganar con nuestra intensidad, talento y fe en nosotros mismos. No tenemos nada que perder. Son un equipazo y tienen a los mejores jugadores, pero saldremos a vencer con lo que somos. Buscaremos jugar con intensidad, con ambición, y luego ya veremos qué ocurre. En todo caso, para nosotros este partido es como una final a todo o nada en la que buscaremos el resultado que nos interesa, que no es otro que la victoria".
El jugador Marc Roca sintonizaba con la opinión de su técnico en declaraciones a RNE: "El clima dentro del equipo es de absoluto positivismo. Si antes de empezar nos preguntaras antes cuáles son los partidos capaces de ganar, te diríamos que Francia y Alemania, y quizá también a alguno de los demás. Hoy no vemos imposible ganar a Serbia. El equipo volverá a dar la cara a otra de las grandes potencias mundiales, como ya hicimos contra Croacia y Hungría".
Respecto al rival, Roca daba más detalles: "Los Serbios son jugadores muy grandes físicamente y con una calidad innata para el waterpolo. Son serbios, de los mejores del mundo, pero al final el deporte siempre te exige más y si no estás al 100% cualquiera te pueden ganar". Con los datos en mano, Filip Filipovic iguala con el ruso Konstantin Stepanyuk y nuestro Albert Español como máximo realizador del torneo, con 12 tantos. Como bloque, el conjunto balcánico es el segundo máximo goleador, con 42 dianas (España ocupa la tercera plaza, con 41) y el menos goleado (sólo 28 tantos), capítulo en el que los nuestros son los cuartos de la estadística, con 33 dianas encajadas.
A nivel de clasificación, Serbia es tercera provisional, igualada a siete puntos con España, y a un punto de distancia del único rival alcanzable, Croacia, que se mide a Hungría en el encuentro que cierra el día (20:30h). El conjunto balcánico es uno de los claros favoritos a la medalla, si bien se encuentra sometido a una enorme presión, al haber errado contra Hungría (8-6) y cedido un empate a ocho goles con Croacia.
Las combinaciones de la clasificación son claras. A Serbia le vale el empate o la victoria, mientras que para España sólo le sirve ganar o empatar a más de ocho goles siempre que Croacia pierda contra Hungría.
El España-Serbia se disputará a las 16:00h y podrá en seguirse en directo por los canales habituales. Completarán la jornada los siguientes enfrentamientos:
11:30h Montenegro-Georgia
13:00h Rusia-Rumanía
14:30h Francia-Alemania
16:00h Serbia-España
19:00h Grecia-Italia
20:30h Hungría-Croacia



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