Europeo, J.1: Italia y Serbia, primeros líderes
14/07/2014 - Italia, en el Grupo A, y Serbia, en el B, son los primeros líderes de las clasificaciones del Campeonato de Europa al cierre de la primera jornada de competición. Ambos equipos han sumado las victorias más abultadas de sus liguillas, e igualan a tres puntos con Rumanía y Montenegro y Croacia y Hungría, respectivamente. En el apartado de goleadores, Daniel Varga lidera la lista con cinco dianas, capítulo en el que Blai Mallarach es cuarto con 3 goles un 100% de efectividad.
El grupo A ha abierto fuego hoy lunes con las victorias de Rumanía ante Georgia (11-6), de Montenegro contra Grecia (11-6) y de Italia contra Rusia (13-6). Los tres equipos vencedores comandan la tabla, si bien es Italia quien se sitúa líder por el average.
En el B, donde está situada la Selección, Croacia ha abierto fuego imponiéndose a Alemania por 10-5 y Serbia a Francia por 16-5, la goleada más contundente del día. A estos choques hay que sumar la conocida victoria de Hungría con España (9-12). La combinación clasifica a Grecia en primera plaza provisional.
Clasificaciones: http://www.ecwaterpolo2014.com/standings/men/
Estadísticas: http://www.ecwaterpolo2014.com/rankings/men/
Estadísticas: http://www.ecwaterpolo2014.com/rankings/men/
La jornada de mañana depara los siguientes partidos:
13:00 Alemania-Serbia (Grupo B)
11:30 Georgia-Grecia
14:30 Rusia-Montenegro
16:00 Rumanía-Italia
19:00 Croacia-España
20:30 Hungría-Francia
11:30 Georgia-Grecia
14:30 Rusia-Montenegro
16:00 Rumanía-Italia
19:00 Croacia-España
20:30 Hungría-Francia
Budapest 2014: Il Settebello fa tredici, la Russia si arrende
Giulio D'Onofrio - 14 luglio 2014 19:32
Alex Giorgetti, l'attaccante italo-magiaro ha esordito agli Europei con quattro reti
GIRONE A - Vittoria all'esordio per il Settebello che si sbarazza della Russia 13-6, appaiando Montenegro e Romania in vetta al gruppo A. Partita sempre tenuta in pugno dagli azzurri che, nel quarto tempo, arrivano anche sul +8. Poker per Giorgetti, triplette per Figlioli e Luongo.
A Budapest Alex Giorgetti sente aria di casa. Nella città che gli ha dato i natali, l’attaccante italo-magiaro trascina alla vittoria un giovane Settebello, rinnovato da Campagna in sei tredicesimi rispetto al Mondiale di Barcellona, ed allontana gli spettri di un esordio che si è rivelato più semplice di quanto si potesse pensare alla vigilia. Il numero cinque in calottina bianca è stato ben coadiuvato dagli altri due alfieri azzurri, Figlioli e Luongo: i tre moschettieri hanno firmato dieci delle tredici segnature odierne e puntano a migliorare il proprio score personale in impegni più probanti, come saranno le sfide con Montenegro eGrecia in chiusura di girone. La Russia, pur gettando le basi per un progetto a lungo termine che dovrebbe iniziare a dare i suoi frutti già dalla prossima manifestazione iridata da giocare in casa, è in questo momento distante anni luce da una formazione, quella azzurra, che, dal 2010, si è sempre qualificata tra le prime quattro in ogni competizione internazionale.
Serviva una prova adeguata alla prestazione di un Montenegro vincente e convincente di oggi e la risposta italiana non si fa attendere. Il primo quarto è un lungo monologo che si interrompe solo a 39” dalla chiusura, quando Stepanyuk approfitta di una carambola al perimetro per mettere a segno la prima rete russa. Nel frattempo, però, il Settebello ha già segnato tre reti, tutte in parità numerica, con Figlioli, Di Fulvio e Giorgetti. La retroguardia di Shagaev mostra in un solo colpo tutte le proprie lacune, concedendo troppo spazio ai nostri che non perdonano. La rete più bella è quella del momentaneo 3-0 ad opera diGiorgetti ed è costruita tutta sull’asse Pro Recco: Figari alza un pallone dal perimetro a Di Fulvio che, di prima, vede e serve il taglio del compagno ai due metri per la deviazione vincente. L’onda azzurra non si ferma e tocca il +5 a metà del secondo quarto, Figlioli eLuongo segnano su azione, poi l’attaccante dell’Acquachiara firma la doppietta personale realizzando il secondo rigore concesso dalla coppia arbitrale. Sul 7-2 cala la pressione e la tensione del Settebello che permette agli avversari di rialzare temporaneamente la testa e Shepelev punisce due disattenzioni con la stessa conclusione dal lato cattivo per il 7-4 dell’intervallo lungo.
Il passaggio a vuoto delle ultime battute viene subito assorbito dal cambio di campo, al termine del quale l’Italia non concede praticamente più nulla, ponendo fine anche alla maledizione in superiorità numerica. Se nelle prime tre circostanze la circolazione di palla con l’uomo in più non era andata a buon fine, alla quarta occasione è Giorgetti ad andare a segno, raddoppiando subito dopo su assist di Gallo. Figlioli e Luongo completano l’elenco dei marcatori, a cui si aggiunge solo Yankov. Nel quarto tempo, infine, gli azzurri arrivano al massimo vantaggio (13-5) e tocca ai due centroboa Aicardi e Baraldi scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori, prima che Stepanyuk fissi il punteggio finale sul 13-6.
ITALIA-RUSSIA 13-6 (3-1, 4-3, 4-1, 2-1)
Italia: Tempesti S., Di Fulvio F. 1, Velotto A., Figlioli P. 3, Giorgetti A. 4 (1 rig.), Fondelli A., Giacoppo M., Gallo V., Figari N., Luongo S. 3 (1 rig.), Aicardi M. 1, Baraldi F. 1, Del Lungo M. All. Campagna A.
Russia: Kostrov E., Suchkov I., Odintsov A., Antipov D., Zinnatullin I. 1, Derevyankin N., Timakov V., Nagaev I., Stepanyuk K. 2, Kholod D., Yankov N. 1, Shepelev R. 2, Korneev K. All. Shagaev E.
Note: Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 2/5 + 2 rigori, Russia 3/7. Arbitri: Koryzna (Pol) e Teixido (Esp)
unedì, 14 Luglio 2014
Alex Giorgetti, l'attaccante italo-magiaro ha esordito agli Europei con quattro reti
GIRONE A - Vittoria all'esordio per il Settebello che si sbarazza della Russia 13-6, appaiando Montenegro e Romania in vetta al gruppo A. Partita sempre tenuta in pugno dagli azzurri che, nel quarto tempo, arrivano anche sul +8. Poker per Giorgetti, triplette per Figlioli e Luongo.
A Budapest Alex Giorgetti sente aria di casa. Nella città che gli ha dato i natali, l’attaccante italo-magiaro trascina alla vittoria un giovane Settebello, rinnovato da Campagna in sei tredicesimi rispetto al Mondiale di Barcellona, ed allontana gli spettri di un esordio che si è rivelato più semplice di quanto si potesse pensare alla vigilia. Il numero cinque in calottina bianca è stato ben coadiuvato dagli altri due alfieri azzurri, Figlioli e Luongo: i tre moschettieri hanno firmato dieci delle tredici segnature odierne e puntano a migliorare il proprio score personale in impegni più probanti, come saranno le sfide con Montenegro eGrecia in chiusura di girone. La Russia, pur gettando le basi per un progetto a lungo termine che dovrebbe iniziare a dare i suoi frutti già dalla prossima manifestazione iridata da giocare in casa, è in questo momento distante anni luce da una formazione, quella azzurra, che, dal 2010, si è sempre qualificata tra le prime quattro in ogni competizione internazionale.
Serviva una prova adeguata alla prestazione di un Montenegro vincente e convincente di oggi e la risposta italiana non si fa attendere. Il primo quarto è un lungo monologo che si interrompe solo a 39” dalla chiusura, quando Stepanyuk approfitta di una carambola al perimetro per mettere a segno la prima rete russa. Nel frattempo, però, il Settebello ha già segnato tre reti, tutte in parità numerica, con Figlioli, Di Fulvio e Giorgetti. La retroguardia di Shagaev mostra in un solo colpo tutte le proprie lacune, concedendo troppo spazio ai nostri che non perdonano. La rete più bella è quella del momentaneo 3-0 ad opera diGiorgetti ed è costruita tutta sull’asse Pro Recco: Figari alza un pallone dal perimetro a Di Fulvio che, di prima, vede e serve il taglio del compagno ai due metri per la deviazione vincente. L’onda azzurra non si ferma e tocca il +5 a metà del secondo quarto, Figlioli eLuongo segnano su azione, poi l’attaccante dell’Acquachiara firma la doppietta personale realizzando il secondo rigore concesso dalla coppia arbitrale. Sul 7-2 cala la pressione e la tensione del Settebello che permette agli avversari di rialzare temporaneamente la testa e Shepelev punisce due disattenzioni con la stessa conclusione dal lato cattivo per il 7-4 dell’intervallo lungo.
Il passaggio a vuoto delle ultime battute viene subito assorbito dal cambio di campo, al termine del quale l’Italia non concede praticamente più nulla, ponendo fine anche alla maledizione in superiorità numerica. Se nelle prime tre circostanze la circolazione di palla con l’uomo in più non era andata a buon fine, alla quarta occasione è Giorgetti ad andare a segno, raddoppiando subito dopo su assist di Gallo. Figlioli e Luongo completano l’elenco dei marcatori, a cui si aggiunge solo Yankov. Nel quarto tempo, infine, gli azzurri arrivano al massimo vantaggio (13-5) e tocca ai due centroboa Aicardi e Baraldi scrivere il proprio nome nel tabellino dei marcatori, prima che Stepanyuk fissi il punteggio finale sul 13-6.
ITALIA-RUSSIA 13-6 (3-1, 4-3, 4-1, 2-1)
Italia: Tempesti S., Di Fulvio F. 1, Velotto A., Figlioli P. 3, Giorgetti A. 4 (1 rig.), Fondelli A., Giacoppo M., Gallo V., Figari N., Luongo S. 3 (1 rig.), Aicardi M. 1, Baraldi F. 1, Del Lungo M. All. Campagna A.
Russia: Kostrov E., Suchkov I., Odintsov A., Antipov D., Zinnatullin I. 1, Derevyankin N., Timakov V., Nagaev I., Stepanyuk K. 2, Kholod D., Yankov N. 1, Shepelev R. 2, Korneev K. All. Shagaev E.
Note: Nessuno uscito per limite di falli. Superiorità numeriche: Italia 2/5 + 2 rigori, Russia 3/7. Arbitri: Koryzna (Pol) e Teixido (Esp)
unedì, 14 Luglio 2014
Europei. Italia-Russia 13-6 all'esordioStampa
L'Italia batte la Russia 13-6 (parziali 3-1, 4-3, 4-1, 2-1) all'esordio della 31esima edizione dei campionati europei di pallanuoto, in svolgimento a Budapest, alla piscina Alfred Hajos, nel cuore dell'Isola Margherita. Con questo successo gli azzurri - vice campioni olimpici - guidano il girone A insieme al Montenegro vice campione d'Europa, che ha sconfitto la Grecia 11-6, e alla Romania che ha superato la Georgia 11-6. Per il Settebello a segno Giorgetti, miglior marcatore della partita con 4 gol, Figlioli e Luogo, tripletta, Di Fulvio, Aicardi e Baraldi.
Gli azzurri torneranno in vasca martedì alle 16 contro la Romania. Partita visibile in diretta su Rai Sport 1 e in streaming sul sito della Ligue Europeenne de Natation.
Cronaca. Il primo gol europeo dell'Italia è di Figlioli che incrocia dal perimetro a 2'33 dopo un veloce fraseggio nato da un anticipo difensivo di Giacoppo. Gli azzurri difendono la prima inferiorità numerica e raddoppiano con Di Fulvio in controfuga a 3'24. Poi segnano il 3-0 con una bella combinazione Figari-Di Fulvio-Giorgetti a 5'13. Con un pizzico di fortuna la Russia accorcia le distanze in chiusura di parziale: la conclusione di Stepanyuk in superiorità numerica è fortuitamente deviata in rete da Luongo.
Quarantotto secondi del secondo tempo e l'Italia torna sul +3 con Giorgetti che trasforma un rigore conquistato da Aicardi. Poi raggiunge il +5: a 2'12 Figlioli segna il 5-1 dal perimetro sfruttando un movimento ad uscire di Aicardi ai due metri e Luongo realizza il 6-1 a 3'38 avvicinando fin troppo facilmente l'area di tiro.
La Russia ferma l'incedere dell'Italia con Zinnatullin che approfitta di una difesa incerta di Baraldi; subisce il 7-2 di Luongo, che trasforma un rigore conquistato da Fondelli, ma poi torna sotto con due reti in successione di Shepelev, la seconda in superiorità (2/4).
A metà partita gli azzurri conducono 7-4. Difendono con ordine, malgrado qualche incertezza, e si muovono bene. L'unica pecca è lo 0/2 con l'uomo in più.
Dopo 2' del terzo tempo Figari commette due falli gravi in sequenza che esaltano la difesa (2/6); sul capovolgimento dell'azione colpisce Figlioli con un tiro di polso dal perimetro per l'8-4 a 3'30. Poi Giorgetti finta sul lungo e buca sul corto per il nuovo + 5 (9-4) e il primo gol in superiorità numerica (1/4) a 5'08. Yankov riduce il gap; ma di nuovo Giorgetti, su assist di Gallo, realizza il 10-5 e Luongo, per il 2/5 con l'uomo in più, segna l'11-5 (+6).
Nel quarto tempo l'Italia alimenta ulteriormente il vantaggio: a 3'32 Aicardi schiaccia in rete il +7 per il 12-5 e a 7'32 Baraldi, servito da Velotto, realizza il +8, nonché massimo vantaggio, per il 13-5. Chiude la partita il gol di Stepanyuk, per il 3/7 in superiorità numerica russa e il 13-6 a 4 secondi dalla sirena.
Commento del cittì Campagna. "Temevo l'emozione della prima partita per molti dei ragazzi, invece l'approccio è stato positivo. Abbiamo giocato a grande ritmo, soprattutto nel primo tempo; poi a tratti abbiamo subito il loro pressing, forse anche troppo duro nell'ultimo tempo. Dobbiamo considerare questa partita come una preparazione alle prossime due. Con Romania e Georgia dovremo stare molto attenti in difesa, applicare con attenzione il pressing e velocizzare il gioco. Abbiamo tre/quattro giocatori che possono giocare sia da un lato sia dall'altro e consentono di creare soluzioni di gioco alternative in attacco e senza pause".
Commento di Giorgetti. "Sono contento perché abbiamo avuto il giusto approccio. Di solito la prima partita è sempre la più difficile sotto il profilo emotivo; ma abbiamo reagito bene e seguito le indicazioni tecniche, svolgendo ognuno il proprio compito con diligenza. Siamo un gruppo giovane, unito e compatto".
consulta il tabellino
Statistiche Italia-Romania. Sebbene la Romania abbia una lunga tradizione pallanotistica, la nazionale non ha mai vinto una medaglia internazionale. Il miglior risultato è il quarto posto alle Olimpiadi di Montreal, quando nel girone finale arrivò dietro all'Ungheria, l'Italia e i Paesi Bassi. A livello europeo spiccano due quarti posti: nel '93 a Sheffield - edizione vinta dal Settebello di Campagna, Pomilio e Attolico oggi in panchina - quando persero 13-12 ai supplementari con la Spagna (nel girone B batterono gli azzurri 11-10, unica sconfitta per i nostri di quell'edizione); nel 2006 a Belgrado stupirono l'Europa battendo l'Italia ai quarti di finale per 10-9 (in acqua come allora capitan Tempesti, Giacoppo e Cosmin Radu) e si qualificaro per la semifinale poi persa contro la Serbia, allora campione del mondo e continentale, che passo facilmente per 13-6 vincendo poi il secondo titolo consecutivo. La formazione ha subito una piccola rivoluzione a novembre, cambiando il tecnico Vlad Hagiu con il serbo Dejan Stanojevic, per molti anni assistant coach di Dejan Udovicic al comando della Serbia campione del mondo a Roma 2009 e campone d'europa a Eindhoven 2012. Al centro è tornato con il suo carisma ed esperienza Cosmin Radu, che guida un mix di giovani e vecchie conoscenze della nostra pallanuoto tra cui Ramiro Georgescu. In totale a livello europeo 14 incontri con 12 vittorie azzurre (119 gol fatti, 76 subiti) e due sconfitte. L'ultimo incontro continentale è stato a Zagabria 2010, vinto 10-7 dai nostri nel girone A (in acqua ben sei azzurri oggi a Budapest: Tempesti, Luongo, Figlioli, Giacoppo, Gallo, Aicardi). L'ultimo incontro internazionale risale invece al mondiale di Barcellona 2013: all'esordio nella "Picornell" il 22 luglio il Settebello si impose con un perentorio 10-4 nel gruppo D. Miglior marcatore fu Matteo Aicardi con tre reti, lo stesso centroboa azzurro che martedì guiderà l'attacco nel secondo match all'Alfred Hajos nel cuore dell'isola Margherita.
foto di Andrea Staccioli / Deepbluemedia.eu
consulta il sito ufficiale degli Europei
consulta il programma completo
consulta il palinsesto di RAI SPORT
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LA PARTITA VISTA DA EDOARDO OSTI
L'Italia batte la Russia 13-6 (parziali 3-1, 4-3, 4-1, 2-1) all'esordio della 31esima edizione dei campionati europei di pallanuoto, in svolgimento a Budapest, alla piscina Alfred Hajos, nel cuore dell'Isola Margherita. Con questo successo gli azzurri - vice campioni olimpici - guidano il girone A insieme al Montenegro vice campione d'Europa, che ha sconfitto la Grecia 11-6, e alla Romania che ha superato la Georgia 11-6. Per il Settebello a segno Giorgetti, miglior marcatore della partita con 4 gol, Figlioli e Luogo, tripletta, Di Fulvio, Aicardi e Baraldi.
Gli azzurri torneranno in vasca martedì alle 16 contro la Romania. Partita visibile in diretta su Rai Sport 1 e in streaming sul sito della Ligue Europeenne de Natation.
Cronaca. Il primo gol europeo dell'Italia è di Figlioli che incrocia dal perimetro a 2'33 dopo un veloce fraseggio nato da un anticipo difensivo di Giacoppo. Gli azzurri difendono la prima inferiorità numerica e raddoppiano con Di Fulvio in controfuga a 3'24. Poi segnano il 3-0 con una bella combinazione Figari-Di Fulvio-Giorgetti a 5'13. Con un pizzico di fortuna la Russia accorcia le distanze in chiusura di parziale: la conclusione di Stepanyuk in superiorità numerica è fortuitamente deviata in rete da Luongo.
Quarantotto secondi del secondo tempo e l'Italia torna sul +3 con Giorgetti che trasforma un rigore conquistato da Aicardi. Poi raggiunge il +5: a 2'12 Figlioli segna il 5-1 dal perimetro sfruttando un movimento ad uscire di Aicardi ai due metri e Luongo realizza il 6-1 a 3'38 avvicinando fin troppo facilmente l'area di tiro.
La Russia ferma l'incedere dell'Italia con Zinnatullin che approfitta di una difesa incerta di Baraldi; subisce il 7-2 di Luongo, che trasforma un rigore conquistato da Fondelli, ma poi torna sotto con due reti in successione di Shepelev, la seconda in superiorità (2/4).
A metà partita gli azzurri conducono 7-4. Difendono con ordine, malgrado qualche incertezza, e si muovono bene. L'unica pecca è lo 0/2 con l'uomo in più.
Dopo 2' del terzo tempo Figari commette due falli gravi in sequenza che esaltano la difesa (2/6); sul capovolgimento dell'azione colpisce Figlioli con un tiro di polso dal perimetro per l'8-4 a 3'30. Poi Giorgetti finta sul lungo e buca sul corto per il nuovo + 5 (9-4) e il primo gol in superiorità numerica (1/4) a 5'08. Yankov riduce il gap; ma di nuovo Giorgetti, su assist di Gallo, realizza il 10-5 e Luongo, per il 2/5 con l'uomo in più, segna l'11-5 (+6).
Nel quarto tempo l'Italia alimenta ulteriormente il vantaggio: a 3'32 Aicardi schiaccia in rete il +7 per il 12-5 e a 7'32 Baraldi, servito da Velotto, realizza il +8, nonché massimo vantaggio, per il 13-5. Chiude la partita il gol di Stepanyuk, per il 3/7 in superiorità numerica russa e il 13-6 a 4 secondi dalla sirena.
Commento del cittì Campagna. "Temevo l'emozione della prima partita per molti dei ragazzi, invece l'approccio è stato positivo. Abbiamo giocato a grande ritmo, soprattutto nel primo tempo; poi a tratti abbiamo subito il loro pressing, forse anche troppo duro nell'ultimo tempo. Dobbiamo considerare questa partita come una preparazione alle prossime due. Con Romania e Georgia dovremo stare molto attenti in difesa, applicare con attenzione il pressing e velocizzare il gioco. Abbiamo tre/quattro giocatori che possono giocare sia da un lato sia dall'altro e consentono di creare soluzioni di gioco alternative in attacco e senza pause".
Commento di Giorgetti. "Sono contento perché abbiamo avuto il giusto approccio. Di solito la prima partita è sempre la più difficile sotto il profilo emotivo; ma abbiamo reagito bene e seguito le indicazioni tecniche, svolgendo ognuno il proprio compito con diligenza. Siamo un gruppo giovane, unito e compatto".
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Statistiche Italia-Romania. Sebbene la Romania abbia una lunga tradizione pallanotistica, la nazionale non ha mai vinto una medaglia internazionale. Il miglior risultato è il quarto posto alle Olimpiadi di Montreal, quando nel girone finale arrivò dietro all'Ungheria, l'Italia e i Paesi Bassi. A livello europeo spiccano due quarti posti: nel '93 a Sheffield - edizione vinta dal Settebello di Campagna, Pomilio e Attolico oggi in panchina - quando persero 13-12 ai supplementari con la Spagna (nel girone B batterono gli azzurri 11-10, unica sconfitta per i nostri di quell'edizione); nel 2006 a Belgrado stupirono l'Europa battendo l'Italia ai quarti di finale per 10-9 (in acqua come allora capitan Tempesti, Giacoppo e Cosmin Radu) e si qualificaro per la semifinale poi persa contro la Serbia, allora campione del mondo e continentale, che passo facilmente per 13-6 vincendo poi il secondo titolo consecutivo. La formazione ha subito una piccola rivoluzione a novembre, cambiando il tecnico Vlad Hagiu con il serbo Dejan Stanojevic, per molti anni assistant coach di Dejan Udovicic al comando della Serbia campione del mondo a Roma 2009 e campone d'europa a Eindhoven 2012. Al centro è tornato con il suo carisma ed esperienza Cosmin Radu, che guida un mix di giovani e vecchie conoscenze della nostra pallanuoto tra cui Ramiro Georgescu. In totale a livello europeo 14 incontri con 12 vittorie azzurre (119 gol fatti, 76 subiti) e due sconfitte. L'ultimo incontro continentale è stato a Zagabria 2010, vinto 10-7 dai nostri nel girone A (in acqua ben sei azzurri oggi a Budapest: Tempesti, Luongo, Figlioli, Giacoppo, Gallo, Aicardi). L'ultimo incontro internazionale risale invece al mondiale di Barcellona 2013: all'esordio nella "Picornell" il 22 luglio il Settebello si impose con un perentorio 10-4 nel gruppo D. Miglior marcatore fu Matteo Aicardi con tre reti, lo stesso centroboa azzurro che martedì guiderà l'attacco nel secondo match all'Alfred Hajos nel cuore dell'isola Margherita.
foto di Andrea Staccioli / Deepbluemedia.eu
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LA PARTITA VISTA DA EDOARDO OSTI
Gli azzurri torneranno in vasca martedì alle 16 contro la Romania. Partita visibile in diretta su Rai Sport 1 e in streaming sul sito della Ligue Europeenne de Natation.
Cronaca. Il primo gol europeo dell'Italia è di Figlioli che incrocia dal perimetro a 2'33 dopo un veloce fraseggio nato da un anticipo difensivo di Giacoppo. Gli azzurri difendono la prima inferiorità numerica e raddoppiano con Di Fulvio in controfuga a 3'24. Poi segnano il 3-0 con una bella combinazione Figari-Di Fulvio-Giorgetti a 5'13. Con un pizzico di fortuna la Russia accorcia le distanze in chiusura di parziale: la conclusione di Stepanyuk in superiorità numerica è fortuitamente deviata in rete da Luongo.
Quarantotto secondi del secondo tempo e l'Italia torna sul +3 con Giorgetti che trasforma un rigore conquistato da Aicardi. Poi raggiunge il +5: a 2'12 Figlioli segna il 5-1 dal perimetro sfruttando un movimento ad uscire di Aicardi ai due metri e Luongo realizza il 6-1 a 3'38 avvicinando fin troppo facilmente l'area di tiro.
La Russia ferma l'incedere dell'Italia con Zinnatullin che approfitta di una difesa incerta di Baraldi; subisce il 7-2 di Luongo, che trasforma un rigore conquistato da Fondelli, ma poi torna sotto con due reti in successione di Shepelev, la seconda in superiorità (2/4).
A metà partita gli azzurri conducono 7-4. Difendono con ordine, malgrado qualche incertezza, e si muovono bene. L'unica pecca è lo 0/2 con l'uomo in più.
Dopo 2' del terzo tempo Figari commette due falli gravi in sequenza che esaltano la difesa (2/6); sul capovolgimento dell'azione colpisce Figlioli con un tiro di polso dal perimetro per l'8-4 a 3'30. Poi Giorgetti finta sul lungo e buca sul corto per il nuovo + 5 (9-4) e il primo gol in superiorità numerica (1/4) a 5'08. Yankov riduce il gap; ma di nuovo Giorgetti, su assist di Gallo, realizza il 10-5 e Luongo, per il 2/5 con l'uomo in più, segna l'11-5 (+6).
Nel quarto tempo l'Italia alimenta ulteriormente il vantaggio: a 3'32 Aicardi schiaccia in rete il +7 per il 12-5 e a 7'32 Baraldi, servito da Velotto, realizza il +8, nonché massimo vantaggio, per il 13-5. Chiude la partita il gol di Stepanyuk, per il 3/7 in superiorità numerica russa e il 13-6 a 4 secondi dalla sirena.
Commento del cittì Campagna. "Temevo l'emozione della prima partita per molti dei ragazzi, invece l'approccio è stato positivo. Abbiamo giocato a grande ritmo, soprattutto nel primo tempo; poi a tratti abbiamo subito il loro pressing, forse anche troppo duro nell'ultimo tempo. Dobbiamo considerare questa partita come una preparazione alle prossime due. Con Romania e Georgia dovremo stare molto attenti in difesa, applicare con attenzione il pressing e velocizzare il gioco. Abbiamo tre/quattro giocatori che possono giocare sia da un lato sia dall'altro e consentono di creare soluzioni di gioco alternative in attacco e senza pause".
Commento di Giorgetti. "Sono contento perché abbiamo avuto il giusto approccio. Di solito la prima partita è sempre la più difficile sotto il profilo emotivo; ma abbiamo reagito bene e seguito le indicazioni tecniche, svolgendo ognuno il proprio compito con diligenza. Siamo un gruppo giovane, unito e compatto".
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Statistiche Italia-Romania. Sebbene la Romania abbia una lunga tradizione pallanotistica, la nazionale non ha mai vinto una medaglia internazionale. Il miglior risultato è il quarto posto alle Olimpiadi di Montreal, quando nel girone finale arrivò dietro all'Ungheria, l'Italia e i Paesi Bassi. A livello europeo spiccano due quarti posti: nel '93 a Sheffield - edizione vinta dal Settebello di Campagna, Pomilio e Attolico oggi in panchina - quando persero 13-12 ai supplementari con la Spagna (nel girone B batterono gli azzurri 11-10, unica sconfitta per i nostri di quell'edizione); nel 2006 a Belgrado stupirono l'Europa battendo l'Italia ai quarti di finale per 10-9 (in acqua come allora capitan Tempesti, Giacoppo e Cosmin Radu) e si qualificaro per la semifinale poi persa contro la Serbia, allora campione del mondo e continentale, che passo facilmente per 13-6 vincendo poi il secondo titolo consecutivo. La formazione ha subito una piccola rivoluzione a novembre, cambiando il tecnico Vlad Hagiu con il serbo Dejan Stanojevic, per molti anni assistant coach di Dejan Udovicic al comando della Serbia campione del mondo a Roma 2009 e campone d'europa a Eindhoven 2012. Al centro è tornato con il suo carisma ed esperienza Cosmin Radu, che guida un mix di giovani e vecchie conoscenze della nostra pallanuoto tra cui Ramiro Georgescu. In totale a livello europeo 14 incontri con 12 vittorie azzurre (119 gol fatti, 76 subiti) e due sconfitte. L'ultimo incontro continentale è stato a Zagabria 2010, vinto 10-7 dai nostri nel girone A (in acqua ben sei azzurri oggi a Budapest: Tempesti, Luongo, Figlioli, Giacoppo, Gallo, Aicardi). L'ultimo incontro internazionale risale invece al mondiale di Barcellona 2013: all'esordio nella "Picornell" il 22 luglio il Settebello si impose con un perentorio 10-4 nel gruppo D. Miglior marcatore fu Matteo Aicardi con tre reti, lo stesso centroboa azzurro che martedì guiderà l'attacco nel secondo match all'Alfred Hajos nel cuore dell'isola Margherita.
foto di Andrea Staccioli / Deepbluemedia.eu
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LA PARTITA VISTA DA EDOARDO OSTI
Un giudizio globale sull’esordio del Settebello…
Esordio positivamente al di sopra delle previsioni. Mi aspettavo più “anarchia”, considerato che la nazionale è imbottita di atleti molto giovani, e mi aspettivo anche un Settebello più imballato per i pesanti carichi di lavoro sostenuti. Invece, tutto è filato liscio sin dalle prime battute di gioco.
Abbiamo preso qualche gol di troppo da fuori…
Si, e questo è dovuto proprio alla pesantezza per i carichi di lavoro. Quando gli azzurri li smaltiranno, saranno sicuramente molto più reattivi.
Il migliore tra i nostri?
Sarebbe facile dire Giorgetti perchè ha fatto 4 gol. Mi sono piaciuti molto i due centri: Aicardi, che tra l’altro ha fatto un grandissimo gol, e Baraldi che se l’è cavata bene nonostante i servizi non troppo puntuali da parte dei compagni. Gli esterni devono abituarsi al suo gioco, mentre da Baraldi ci si aspetta un maggiore contributo in difesa.
Altre annotazioni?
Ho rivisto negli occhi di Velotto lo sguardo di Felugo, lo sguardo di un giocatore che ha capito tutto un secondo prima degli altri.
L’arbitraggio?
Tutto facile per Koryzna e Teixido, arbitro quest’ultimo che mi è sempre piaciuto molto.
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Croatia starts with solid win - Budapest 2014 day 1
| | Monday 14 July 2014, 11:18 | | | Tim Hartog |
In the day's second encounter it was Romania who opened their tournament by beating Georgia 11-6. That result however does not display the difference between the teams as Georgia kept up well with the Romanians in the first half. In fact, the debutants led 3-4 at quarter-time before the fans could see Romania slowly but surely taking over. That course was not to be turned around by Georgia who fought hard but lacked experience on these major tournaments looked the reason that they were unable to keep up the same level of play after the main break. Usual suspects Tiberiu Negrean and centre-forward Cosmin Radu earned top scoring honours netting three shots each.
Serbia was up next playing France, who returned to the European Championships stage after having missed out since 2001 in Budapest as well. And that the French would be up for a difficult tournament opener became clear right from the start. Serbia, although cleary playing their first game of this major tournament as well, opposed their physical style of play right from the start en route to a 5-16 win. Slobodan Nikic was in particular good form, both on the centre-forward position as well as from the post on man-up scoring 4 goals to lead the Serbian score sheet. France captain Michaël Bodegas and Alexandre Camarasa netted 2 shots each as their team's top scorers.
The match featuring Montenegro and Greece, the final one before the usual break of competition during the men's days, was being looked forward to by neutral fans who all remembered Greece's upset win over Montenegro on day 1 of last year's world championships in Barcelona. Monday's match in Budapest however went completely different. The Montenegrins, after a slow start and 1-1 quarter-time score, took control in the second period and did not let go. A 4-1 run got the current world's number two in the driver's seat as Greece could not turn things around shooting just 6 for 20. Next to Aleksandar Ivovic, who finished with three goals, centre-forward Filip Klikovac added two valuable netted shots for the Montenegrins who face Russia on Tuesday, while Greece is in action in the first match battling Georgia.
Italy followed the example of the favorites before them by posting a solid win, although the relatively new-look team did not played as convincingly as expected in the game's opening phase. It became clear quickyl, though, that the inexperienced Russian side was up for a difficult game agains the mainly superior Italy defence. That defence set up the win for the Italians who saw an active Alex Giorgetti netting 4 shots to become top scorer. But it was not just the shooting, and a penalty, that got Italy to win. The young side imposed their active and dynamic style of play and more than once could counter-attack their way to a comfortable lead. Pietro Figlioli and Stefano Luongo, both also with sharp-shooting performances, scored three each for the victorious side. Italy will now play Romania on Tuesday while Russia is up for another tough game facing Montenegro.
A packed house of 6,500 people witnessed a nice tournament opening ceremony ahead of the day's final clash in which hosts Hungary battled Spain in an ancticipated match-up. And the effect of the loud cheering fans on the home team was obvious in the first quarter. The Hungarian started off slowly but as the game progressed felt more comfortable. That resulted in a good second quarter where the home team pulled away after both sides had been levelled 2-2 at quarter-time. Captain Daniel Varga carried the team on his way to a total 5 goals but players like debutant Balazs Erdelyi and veteran Norbert Madaras looked sharp in the game as well. The second half saw Spain climbing back though, but at the same time struggled to overcome the three-goal deficit that Hungary kept in their advantage quite well. For any hard-fought Spanish goal, with left-hander Blai Mallarach as standout (3 goals), the Hungarians had a relatively quick answer and in the final quarter got the defensive stops they needed to play out the game winning by 3. The role of goalie Viktor Nagy should not be forgotten in this case. Like in big matches, he was there on the right moment igniting big fans reaction from the stands. The Hungarians will now meet France on Tuesday while Spain is set for another big battle when they play Croatia tomorrow.
2014 European Championships
Budapest, HungaryProgramme
Monday, 14 July (men)
Croatia vs. Germany 10-5 (4-3, 2-0, 3-0, 1-2)
Croatia scorers: Maro Jokovic 2, Petar Muslim 2, Andro Buslje 2, Luka Bukic, Luka Loncar, Ivan Buljubasic, Niksa Dobud.
Germany scorers: Paul Schueler 2, Erik Bukowski, Jan Obschernikat, Dennis Eidner.
Romania vs. Georgia 11-6 (3-4, 3-1, 2-0, 3-1)
Romania scorers: Tiberiu Negrean 3, Cosmin Radu 3, Nicolae Diaconu 2, Andrei Cretu, Alexandru Matei, Mihnea Gheorghe.
Georgia scorers: Marko Jelaca 3, Damir Tsrepulia, Marko Elez, George Khvedeliani.
France vs. Serbia 5-16 (1-4, 1-3, 0-3, 3-6)
France scorers: Michaël Bodegas 2, Alexandre Camarasa 2, Romain Blary.
Serbia scorers: Slobodan Nikic 4, Dusan Mandic 2, Andrija Prlainovic 2, Filip Filipovic 2, Dusko Pijetlovic 2, Zivko Gocic, Milos Cuk, Milan Aleksic, Stefan Mitrovic.
Montenegro vs. Greece 11-6 (1-1, 4-1, 3-2, 3-2)
Montenegro scorers: Aleksandar Ivovic 3, Filip Klikovac 2, Vjekoslav Paskovic, Antonio Petrovic, Darko Brguljan, Mladjan Janovic, Nikola Janovic, Sasa Misic.
Greece scorers: Ioannis Fountoulis 2, Angelos Vlachopoulos 2, Kimitrios Tigkas, Christos Afroudakis.
Italy vs. Russia 13-6 (3-1, 4-3, 4-1, 2-1)
Italy scorers: Alex Giorgetti 4, Pietro Figlioli 3, Stefano Luongo 3, Francesco di Fulvio, Matteo Aicardi, Fabio Baraldi.
Russia scorers: Konstantin Stepanyuk 2, Roman Shepelev 2, Albert Zinnatullin, Nikita Yankov.
Spain vs. Hungary 9-12 (2-2, 2-4, 2-3, 3-3)
Spain scorers: Blai Mallarach 3, Alberto Munarriz, Guillermo Molina, Marc Minguell, Albert Español, Francisco Fernandez, Xavi Garcia.
Hungary scorers: Daniel Varga 5, Norbert Madaras 2, Balazs Erdelyi 2, Norbert Hosnyanszky, Denes Varga, Marton Toth.
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Tuesday, 15 July (men)
11.30: Georgia vs. Greece
13.00: Germany vs. Serbia
14.30: Russia vs. Montenegro
16.00: Romania vs. Italy
19.00: Croatia vs. Spain
20.30: Hungary vs. France
Hernández: "Hay que luchar como hoy contra CRO"
14/07/2014 - Sensación agridulce en el cuadro español al término del encuentro de debut en el Europeo de Hungría. Aunque todos señalan la combatividad del equipo ante la potente campeona mundial, los protagonistas con los que hemos dialogado, el seleccionador Gabi Hernández y Xavi Garcia, se encomendaban a no cometer desde mañana mismo ante Croacia los pequeños errores que hoy han costado a España el partido.
Para empezar, Xavi Garcia pasaba balance al partido: "Sabíamos que ellos son los actuales campeones mundiales y juegan en casa, pero confiábamos en nuestras armas. Hemos arrancado con un buen primer cuarto, en el que hemos impedido que se escaparan en el marcador, pero pequeños errores en el segundo les han dado una renta de dos goles que ha sido determinante. Con todo, hemos de estar contentos. Estamos ya en competición desde el primer día, que siempre es delicado, y sacamos cosas muy positivas".
Garcia enlazaba también la actitud del equipo con el decisivo partido de mañana frente a Croacia: "Hemos de ir paso a paso, no pensar jamás más allá del siguiente encuentro y hay que salir como hoy, a ganar. Será complicado, pero como todos los partidos de grupo y los que luego vengan. Ojalá que mañana tengamos el premio de la victoria".
El seleccionador, Gabi Hernández, ofrecía una lectura muy autocrítica del partido de hoy: "Creo que nos han cogido demasiado pronto esa ventaja de tres o cuatro goles en el tercer cuarto que ha sido determinante. Hemos estado combativos, es cierto, pero también hemos cometido errores que habíamos repasado antes del partido, y contra los campeones del mundo estos fallos se pagan muy caros. Hemos de intentar que en el futuro estos encuentros lleguen vivos hasta los últimos dos minutos. Hay que ser ambiciosos y afrontar con la mejor cara el partido a vida o muerte de mañana, el primero de este tipo del campeonato, porque marcará mucho el devenir de este grupo. Hay que luchar como hoy, con la misma confianza, pero jugando un poquito mejor a nivel táctico. Esto no ha hecho más que empezar".
España se medirá a Croacia mañana a las 19:00h.
Una luchadora España cae ante Hungría (9—12)
14/07/2014 - España ha caído en su debut en el Campeonato de Europa Masculino Budapest 2014 ante la poderosa anfitriona Hungría —actual campeona del Mundo— por un resultado final de 9—12 (2—2, 2—4, 2—3 y 3—3). Una combativa Selección, liderada en ataque por Blai Mallarach (autor de tres goles) ha puesto las cosas difíciles a los húngaros en todo el encuentro, que se ha decidido por pequeños detalles. Este martes, a las 19,00h., partido importante frente a otro hueso, Croacia.
Ambiente de absoluta excepción en la piscina de la Isla Margarita para dar la bienvenida al conjunto anfitrión en su Europeo. Con ni una sola silla vacía ha arrancado el choque, que ha visto desde el inicio a una Hungría agarrotada y plagada de nervios contra una España que empezaba a jugar la carta de la intensidad. Cuatro expulsiones en los cuatro primeros ataques, dos para cada conjunto, han terminado fuera o repelidos por los palos manteniendo el cerop a cero inicial. Guillermo Molina, con un gran trallazo desde posición tres ha roto la igualdad, tanto al que han seguido dos nuevos balones a la madera magiares (cuatro en el acumulado), inquietando más a la hinchada. Daniel Varga ha aplacado las tensiones a 1´32" del final del encuentro con el primero de sus cinco tantos, seguido del 1-2, obra de Balazs Erdelyi tras una excelente jugada combinativa. La insistencia española ha tenido premio en una acción de hombre de más, anotada por Fran Fernández tras recoger él mismo el rebote de un primer lanzamiento estrellado con el meta Viktor Nagy.
Con 2-2 al fin de los primeros ocho minutos, España ha contenido los embates húngaros en la segunda parte, reaccionando con una obra maestra de Blai Mallarach desde posición uno al 2-3 de Varga. Sin embargo, en los siguientes minutos se ha desencadenado un seguido de desajustes defensivos españoles que han costado a los nuestros un parcial de 0-3, el segundo de ellos, además, tras la segunda expulsión de Marc Larumbe. Blai, máximo realizador de los nuestros hoy,ha regresado al rescate a 1´10 del receso, firmando el 4-6 con que se ha alcanzado el intermedio.
En el tercer cuarto, Hungría ha encontrado la llave para hacerse con el choque. Aunque Marc Minguell ha mantenido a los nuestros a dos goles tras la diana inicial de Erdelyi, dos acciones de superioridad consecutivas (faltas de Marc Larumbe, primer eliminado español, y Xavi Garcia), han dado a los magiares la máxima renta en el ecuador del período. 5-9. Ventaja a priori cómoda que llegaba para nuestros rivales como una verdadera liberación, sensación que quedaba clara por la altisonante intensidad en cada celebración. En la recta final del cuarto, Alberto Munarriz ha redimido a los nuestros de dos hombres de más errados anotando el 6-9, acción a la que habría seguido el 7-9 de Español, anulado por los árbitros por dos metros.
Los ocho minutos finales han iniciado con un penalti transformado por Daniel Varga en el 7-10. Albert Español ha roto poco después su mal agüero atacante enviando a la red su tercera opción de lanzamiento. Los dos equipos han entrado entonces en un intercambio de goles, con los dos máximos realizadores del prtido, Varga y Mallarach, como protagonistas. Sin embargo, la jugada que ha seguido a la tercera expulsión de Marc Roca ha certificado el 8-12 para los nuestros a sólo 3´45" del final. De ahí a la bocina, sólo Xavi Garcia ha logrado marcar para dejar el resultado final en 9-12, que deja a España en cuarta plaza del Grupo B y a los húngaros en la tercera, igualados con Serbia y Croacia.
Los croatas serán nuestros rivales mañana a las 19:00h, en un choque que se presume clave para las aspiraciones españolas en el Europeo.
Ficha del partido
España 9-12 Hungría
Parciales: 2-2, 2-4, 2-3 y 3-3
Parciales: 2-2, 2-4, 2-3 y 3-3
España: Iñaki Aguilar, Alberto Munarriz (1), Javi Bustos, Marc Roca, Guillermo Molina (1), Marc Minguell (1), Balasz Sziranyi, Albert Español (1), Marc Larumbe, Fran Fernández (1), Blai Mallarach (3), Xavi Garcia (1) y Edu Lorrio.
Entrenador: Gabi Hernández.
Entrenador: Gabi Hernández.
Hungría: Viktor Nagy, Miklos Gor-Nagy, Norbert Madaras (2), Balazs Erdelyi (2), Marton Vamos, Norbert Hosnyanszky (1), Adam Jozsef Decker, Marton Szivos, Daniel Varga (5), Denes Varga (1), Marton Toth (1), Balazs Harai y Attila Decker.
Entrenador: Tibor Benedek
Entrenador: Tibor Benedek
Árbitros: Sergey Naumov y Petar Abramovic
C. Mestres (Foto: Blai Mallarach, máximo realizador español del encuentro)
C. Mestres (Foto: Blai Mallarach, máximo realizador español del encuentro)
España debuta (23:00h, diferidoTDP) con Hungría
14/07/2014 - Llegó el gran momento para la Selección Masculina. El conjunto masculino de Gabi Hernández se estrenará a las 20:30h ante Hungría, campeona mundial, en la piscina de la Isla Margarita en Budapest, en el partido que cerrará el primer día de competición. El encuentro oficial podrá seguirse en España por diferido en Teledeporte, al término del Europeo de patinaje, hacia las 23:00h.
Será un duelo de altura y con un rival de enorme talla, pero España confía en que los nervios del debut para el equipo anfitrión jueguen a su favor. Gabi Hernández ha reclamado a su equipo la máxima competitividad en cada encuentro, un reclamo que ha trabajado desde el inicio de la concentración con la preselección. Los nuestros deberán hacer frente a la alta presión ambiental, en una piscina que se espera llena hasta la bandera de aficionados locales.
España contará con sus 13 efectivos para este primer duelo, que coincidirá en el tiempo con el aterrizaje del equipo femenino, que viaja mañana lunes para iniciar la preparación para su debut en la competición, previsto ante Rusia el miércoles.
El protagonismo español del día 1 del Europeo de Budapest se extenderá a la presencia de uno de nuestros colegiados, Jaume Teixidó, que ha sido designado para arbitrar el Italia-Rusia.
La jornada arrancará incluirá los siguientes enfrentamientos:
11:30 Croacia-Alemania
13:00 Rumanía-Georgia
14:30 Francia-Serbia
16:00 Montenegro-Grecia
19:00 Italia-Rusia
20:30 España-Hungría (directo Eurosport y diferido por Teledeporte (23:00h)
13:00 Rumanía-Georgia
14:30 Francia-Serbia
16:00 Montenegro-Grecia
19:00 Italia-Rusia
20:30 España-Hungría (directo Eurosport y diferido por Teledeporte (23:00h)
FOTO: piscina de la competición
L’altra notizia
L’ora delle chiacchiere è terminata. Budapest apre oggi le porte alla 31a edizione dei Campionati Europei di Pallanuoto. La stupenda piscina Alfréd Hajòs ospiterà tutti gli incontri, dalla fase a gironi fino ai turni ad eliminazione diretta. Una bella opportunità per i campioni del mondo in carica dell’Ungheria di riprendersi il titolo continentale davanti al suo caloroso pubblico, aspettando i sussulti del “blocco jugoslavo” e del giovane Settebello di Sandro Campagna.
I campioni olimpici della Croazia hanno fatto da apripista alla kermesse continentale, con un brunch ad alta tensione al cospetto della Germania. A dispetto del risultato finale, un 10-5 che avrebbe poco da raccontare, in realtà ha vissuto momenti di intenso gioco, soprattutto nelle fasi iniziali. Il primo quarto vede una Croazia (troppo) rilassata che inizia bene il suo match per poi vedersi rispondere colpo su colpo dai coraggiosi tedeschi che si portano a distanza 1 dopo i primi 8 minuti. Nel secondo quarto inizialmente la musica non cambia, con una Germania scatenata ed una Croazia più attendista che però mette in vasca tutto il cinismo delle grandi squadre, sfruttando le poche occasioni avute portandosi al 6-3 a metà gara. Nella seconda parte di match, la Croazia piazza un tris che chiude sostanzialmente i giochi, per poi scivolare nell’ultimo quarto in sostanziale controllo chiudendo con un +5 che mette d’accordo più o meno tutti.
All’ora di pranzo un’apparente anonima Romania-Georgia regala spettacolo e forti emozioni. I rumeni scendono in vasca sicuri del risultato e iniziano col piede giusto con un Radu in grande spolvero. L’orgoglio dei georgiani prende il sopravvento e regala un improvviso testa a testa sino alla chiusura di metà gara con un 6-5 tutto meno che previsto. Jelaca ed Elez provano a resistere nella seconda metà di gara ma il parziale di 6-0 incassato in quasi 14 minuti spazza via tutte le ambizioni di sorpresa dei georgiani che chiudono la prima gara della manifestazione incassando un 11-6 che però fa ben sperare per le prossime gare. Una bella mina vagante.
Niente pennica pomeridiana quando si tuffa la Serbia e la Francia pare aver imparato questa lezione preziosa. Una vera prova di forza assoluta per gli uomini di Savic, che non danno fiato alla povera Francia che crolla sotto i colpi di Nikic e compagni. Mai domi, mai sotto, mai in pausa. La Serbia si presenta con un 16-5 che racconta quanto questa nazionale ci tenga a difendere il titolo conquistato due anni fa ad Eindhoven. La giovane e crescente Francia si affida ai colpi di Bodegas, unico a salvarsi in una gara senza storie. Tempo al tempo e anche loro potranno dare fastidio nelle gare che contano.
Merenda con quella che anni fa era una gara dai risvolti incerti. Montenegro-Grecia si dimostra la gara che tutti si aspettavano. I vice campioni del Mondo voglio cercare di ottenere un successo dopo anni di oblio e la gara d’esordio offre buoni spunti. Nel primo quarto la Grecia prova a farla da padrona ma i montenegrini sanno il fatto loro e riprendono la situazione in mano mantenendo una distanza 2 che dà sufficiente sicurezza. Nel secondo e terzo quarto mettono il sigillo alla gara con Ivovic in grande spolvero che porta i suoi compagni al risultato di 8-4. L’ultimo tempo vede una Grecia ormai remissiva che concede di tutto agli avversari che infilano un 3-0 in 6 minuti che dà la sentenza definitiva. Gli ultimi due gol dei greci firmati Tigkas e Fountoulis sono solo un piccolo sfogo per una partita che poteva offrire sicuramente maggiori spunti qualitativi da parte del gruppo di Kechagias. Il girone è lungo e non è proibitivo, staremo a vedere.
Aperitivo in compagnia del nuovo Settebello di Campagna, pronto a plasmare un nuovo gruppo fatto dei migliori giovani di talento, in vista delle Olimpiadi di Rio nel 2016. Il debutto con la Russia non è senz’altro uno scoglio arduo da superare, difatti il finale di 13-6 ne è la dimostrazione. Il nuovo gruppo si dimostra piuttosto coeso e l’apporto di Giorgetti, Figlioli e Di Fulvio ne dà i frutti sperati. Una prestazione uni laterale e mai messa in dubbio nella qualità del gioco, se non con qualche distrazione di troppo in difesa nel secondo quarto, unico momento in cui i russi hanno provato a dire la loro su una gara dall’esito scontato. L’assalto ai russi dura per tutto il match, senza possibilità di replica. Un bel biglietto da visita al blocco di ferro nel girone opposto e soprattutto ai compagni di girone del Montenegro.
La sera offre una bella vetrina per i padroni di casa dell’Ungheria che affrontano una Spagna che lentamente cerca di tornare ai fasti di Atlanta ’96 con un programma di crescita che promette buoni frutti. Una partita dai risvolti incerti che si conferma nel primo quarto con un sostanziale equilibrio. Nei due tempi successivi una serie di botta e risposta che portano i magiari a mettere la testa davanti sul 6-4 a metà gara, grazie soprattutto alle perle di Madaras e dei fratelli Varga. Nel terzo tempo tanti colpi a vuoto ma ancora i magiari hanno la meglio portandosi sul +3, lasciando ancora delle vive speranze agli iberici per una possibile rimonta nell’ultimo quarto. L’ultimo tempo offre delle squadre lunghe e logorate dalla fatica di una partita moto fisica e combattuta in ogni sua azione. La scaltrezza dei magiari entra in gioco, che portano le azioni alla fine dei 30 secondi cercando di irretire gli avversari che spesso e volentieri cadono nella trappola del fallo grave. Il portiere ungherese, Viktor Nagy, non rimane abbastanza lucido in tante occasioni, di sicuro un aspetto da rivedere in vista delle prossime gare. Dàniel Varga rimedia agli svarioni difensivi, chiudendo il tempo con una tripletta che vale la vittoria su una Spagna coraggiosa ma ancora troppo lontana dai sogni di gloria. Il 12-9 finale però va preso con positività, perché hanno pur sempre lottato coi più forti giocatori al mondo, quindi una sconfitta leggermente dolce per gli iberici che avranno sicuramente modo di rifarsi in questi giorni.
I campioni olimpici della Croazia hanno fatto da apripista alla kermesse continentale, con un brunch ad alta tensione al cospetto della Germania. A dispetto del risultato finale, un 10-5 che avrebbe poco da raccontare, in realtà ha vissuto momenti di intenso gioco, soprattutto nelle fasi iniziali. Il primo quarto vede una Croazia (troppo) rilassata che inizia bene il suo match per poi vedersi rispondere colpo su colpo dai coraggiosi tedeschi che si portano a distanza 1 dopo i primi 8 minuti. Nel secondo quarto inizialmente la musica non cambia, con una Germania scatenata ed una Croazia più attendista che però mette in vasca tutto il cinismo delle grandi squadre, sfruttando le poche occasioni avute portandosi al 6-3 a metà gara. Nella seconda parte di match, la Croazia piazza un tris che chiude sostanzialmente i giochi, per poi scivolare nell’ultimo quarto in sostanziale controllo chiudendo con un +5 che mette d’accordo più o meno tutti.
All’ora di pranzo un’apparente anonima Romania-Georgia regala spettacolo e forti emozioni. I rumeni scendono in vasca sicuri del risultato e iniziano col piede giusto con un Radu in grande spolvero. L’orgoglio dei georgiani prende il sopravvento e regala un improvviso testa a testa sino alla chiusura di metà gara con un 6-5 tutto meno che previsto. Jelaca ed Elez provano a resistere nella seconda metà di gara ma il parziale di 6-0 incassato in quasi 14 minuti spazza via tutte le ambizioni di sorpresa dei georgiani che chiudono la prima gara della manifestazione incassando un 11-6 che però fa ben sperare per le prossime gare. Una bella mina vagante.
Niente pennica pomeridiana quando si tuffa la Serbia e la Francia pare aver imparato questa lezione preziosa. Una vera prova di forza assoluta per gli uomini di Savic, che non danno fiato alla povera Francia che crolla sotto i colpi di Nikic e compagni. Mai domi, mai sotto, mai in pausa. La Serbia si presenta con un 16-5 che racconta quanto questa nazionale ci tenga a difendere il titolo conquistato due anni fa ad Eindhoven. La giovane e crescente Francia si affida ai colpi di Bodegas, unico a salvarsi in una gara senza storie. Tempo al tempo e anche loro potranno dare fastidio nelle gare che contano.
Merenda con quella che anni fa era una gara dai risvolti incerti. Montenegro-Grecia si dimostra la gara che tutti si aspettavano. I vice campioni del Mondo voglio cercare di ottenere un successo dopo anni di oblio e la gara d’esordio offre buoni spunti. Nel primo quarto la Grecia prova a farla da padrona ma i montenegrini sanno il fatto loro e riprendono la situazione in mano mantenendo una distanza 2 che dà sufficiente sicurezza. Nel secondo e terzo quarto mettono il sigillo alla gara con Ivovic in grande spolvero che porta i suoi compagni al risultato di 8-4. L’ultimo tempo vede una Grecia ormai remissiva che concede di tutto agli avversari che infilano un 3-0 in 6 minuti che dà la sentenza definitiva. Gli ultimi due gol dei greci firmati Tigkas e Fountoulis sono solo un piccolo sfogo per una partita che poteva offrire sicuramente maggiori spunti qualitativi da parte del gruppo di Kechagias. Il girone è lungo e non è proibitivo, staremo a vedere.
Aperitivo in compagnia del nuovo Settebello di Campagna, pronto a plasmare un nuovo gruppo fatto dei migliori giovani di talento, in vista delle Olimpiadi di Rio nel 2016. Il debutto con la Russia non è senz’altro uno scoglio arduo da superare, difatti il finale di 13-6 ne è la dimostrazione. Il nuovo gruppo si dimostra piuttosto coeso e l’apporto di Giorgetti, Figlioli e Di Fulvio ne dà i frutti sperati. Una prestazione uni laterale e mai messa in dubbio nella qualità del gioco, se non con qualche distrazione di troppo in difesa nel secondo quarto, unico momento in cui i russi hanno provato a dire la loro su una gara dall’esito scontato. L’assalto ai russi dura per tutto il match, senza possibilità di replica. Un bel biglietto da visita al blocco di ferro nel girone opposto e soprattutto ai compagni di girone del Montenegro.
La sera offre una bella vetrina per i padroni di casa dell’Ungheria che affrontano una Spagna che lentamente cerca di tornare ai fasti di Atlanta ’96 con un programma di crescita che promette buoni frutti. Una partita dai risvolti incerti che si conferma nel primo quarto con un sostanziale equilibrio. Nei due tempi successivi una serie di botta e risposta che portano i magiari a mettere la testa davanti sul 6-4 a metà gara, grazie soprattutto alle perle di Madaras e dei fratelli Varga. Nel terzo tempo tanti colpi a vuoto ma ancora i magiari hanno la meglio portandosi sul +3, lasciando ancora delle vive speranze agli iberici per una possibile rimonta nell’ultimo quarto. L’ultimo tempo offre delle squadre lunghe e logorate dalla fatica di una partita moto fisica e combattuta in ogni sua azione. La scaltrezza dei magiari entra in gioco, che portano le azioni alla fine dei 30 secondi cercando di irretire gli avversari che spesso e volentieri cadono nella trappola del fallo grave. Il portiere ungherese, Viktor Nagy, non rimane abbastanza lucido in tante occasioni, di sicuro un aspetto da rivedere in vista delle prossime gare. Dàniel Varga rimedia agli svarioni difensivi, chiudendo il tempo con una tripletta che vale la vittoria su una Spagna coraggiosa ma ancora troppo lontana dai sogni di gloria. Il 12-9 finale però va preso con positività, perché hanno pur sempre lottato coi più forti giocatori al mondo, quindi una sconfitta leggermente dolce per gli iberici che avranno sicuramente modo di rifarsi in questi giorni.
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