Pro Recco takes Super Cup
| | Waterpolo World | | | Tim Hartog |
Italian powerhouse Pro Recco has won the European Super Cup beating Savona 7-14 on Wednesday. The game between last year's Champions League and Euro Cup winners was played in Savona and saw the home side not being able to win the cup for the second straight season. Recco jumped out to an early 0-4 lead and comfortably led 2-8 at half time. That gab was even extended by the new-look squad in the second half as a nice 6 for 8 finish on extra man attacks helped the Italians to reach a clear 7-14 win to take the Super Cup, their fifth in team history as it was Recco who was victorious in Super Cup matches in 2003, 2007, 2008 and 2010 as well. Savona still looks for its first win. Pietro Figlioli was the game's top scorer as he converted two penalties for a total 4 goals while Matteo Aicardi, Stefano Luongo and Niccolo Figari each netted a pair for the reigning Italian national champion.
European Super Cup
Savona - Wednesday 12-12
Blu Shelf Carisa Savona vs. Ferla Recco 7-14 (0-4, 2-4, 4-3, 1-3)
Savona: Antona, Alesiani, L. Damonte, Petrovic 1, E. Colombo, Rizzo 2, M. Janovic 2, Fulcheris, G. Bianco, Mistrangelo, J. Colombo, Deserti 2, Rolle. Head coach: A. Pisano.
Recco: Tempesti, F. Lapenna, Madaras 2, Mangiante, S. Luongo 2, Felugo, Giacoppo 1, Figlioli (pictured) 4, Figari 2, D. Fiorentini 1, Aicardi 2, N. Gitto, Pastorino. Head coach: Tempestini.
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Blu Shelf Carisa Savona: Antona, Alesiani, L. Damonte, Petrovic 1, E. Colombo, Rizzo 2 (1 rig.), M. Janovic 2, Fulcheris, G. Bianco, Mistrangelo, J. Colombo, Deserti 2, Rolle. All. A. Pisano.
Ferla Pro Recco: Tempesti, F. Lapenna, Madaras 2, Mangiante, S. Luongo 2, Felugo, Giacoppo 1, Figlioli 4 (2 rig.), Figari 2, D. Fiorentini 1, Aicardi 2, N. Gitto, Pastorino. All. Tempestini.
Arbitri: Brguljan (Mne) e Galkin (Rus)
Delegato: Lonzi.
LA PARTITA IN CIFRE
PARLANO I VINCITORI (interviste di Guido Martinelli)
Angelo Barreca (A. D. Pro Recco): “Il Savona questa volta aveva il giocatore che mancava domenica. E’ andata bene a noi. Siamo.ancora i più forti. Ci mancano ancora due obiettivi, uno è ovvio, l’altro è la piscina”.
Riccardo Tempestini: “La soddisfazione maggiore è stata quella di ripeterci allo stesso livello dopo la prestazione di domenica. Se possibile rispetto ad allora abbiamo fatto qualche ulteriore progresso nel senso di una maggior ricerca dei compagni, a costo di rinunciare a delle proprie caratteristiche; facciamo dei tagli in attacco per portar via l’uomo che abbiamo deciso di portar via per mettere in gioco il compagno accanto. Queste sono cose che danno grande soddisfazione perche tutti questi grandi giocatori hanno accettato di rinunciare a qualcosa di personale a vantaggio del gruppo. E’ segno di grande umiltà”.
Pietro Figlioli: “4 gol segnati, ma il discorso è sempre lo stesso: la forza della Pro Recco è la coralità. Li spazzoliamo tutti all’inizio come è successo con Brescia e due volte Savona”.
Andrea Mangiante: “E’ una questione di amalgama che sta venendo fuori in maniera pazzesca. In queste due partite di Coppa Italia e in quella internazionale abbiamo fatto progressi enormi. Ora godiamoci il successo, al campionato penseremo poi”.
Stefano Tempesti: “Grande partita perchè abbiamo seguito alla lettera le direttive di mister Tempestini, sfiorando in certi momenti la perfezione. Questo non è il vero divario fra noi e loro, ma questa sera onore alla Pro Recco a maggior ragione. Dedico la vittoria alla mia compagna Elisabetta che è a casa perchè in dolce attesa. Fra poco diventerò papà. Ora torno a casa dove c’è anche Alessandro e fra poco verrà a trovarmi anche una mia cara amica che sta trascorrendo un momento difficile ed io ci tengo a farle sapere che le sono vicino”.
Niccolo Figari: “Siamo una squadra che sta bene assieme in acqua e fuori. Siamo incredibilmente coesi e poi ogni tanto qualcuno trova per strada qualche individualità incredibile come Luongo che ha fatto un gol della Madonna; ma questo poco importa, l’importante è giocare bene e vincere e lo stiamo facendo”.
Deni Fiorentini: “Abbiamo continuato il trend delle ultime due partie con partenza a raffica e senza più mollare. Sapevamo di un loro possibie ritorno, ma siamo rimasti concentrati anche nel terzo tempo, tradizionalmente il più difficile. Abbiamo fatto anche qualche innovazione tattica negli ultimi tempi che piano piano dà i suoi frutti. Continuiamo così”.
LA PARTITA VISTA IN TIVU’
Quarto titolo stagionale. La Supercoppa Europea appartiene alla stagione 2011-2012. Per la Pro Recco si tratta del quarto titolo dopo scudetto, Champions League e Jadranska Liga, vinti con Porzio in panchina. Al tecnico napoletano è sfuggita solo la Coppa Italia, ma Tempestini ha subito rimediato con un nuovo record: Coppa Italia (quella di questa stagione) e Supercoppa vinte nel giro di quattro giorni. E con tre prestazioni maiuscole.
Non vola una mosca. Fateci caso: quando ci sono arbitri italiani, proteste e sceneggiate si sprecano, quando ci sono due arbitri stranieri non si muove nessuno e non si sente volare una mosca. Eppure il montenegrino Brguljan e il russo Galkin, che nel complesso dirigono bene, di errori gravi ne commettono: nel secondo tempo Federico Lapenna deve farsi affondare due volte davanti ad Antona per avere il cinque metri, mentre al Savona subito dopo basta un fallo da superiorità numerica per ottenere il rigore.
Bisogna tirare in porta. E’ quello che raccomanda Pisano ai suoi nel primo intervallo, sul punteggio di 0-4 per la Pro Recco. In realtà nei primi otto minuti di gioco il Savona ha tirato di più rispetto agli avversari, ma con percentuali di realizzazione ben diverse: 0 su 7 quella dei biancorossi, 4/5 quella dei biancocelesti.
La partita perfetta. E’ quella che gioca la Pro Recco nei primi due tempi, con percentuali da sogno: 8 su 11 al tiro, 4 su 4 in superiorità numerica, 1 su 4 in inferiorità. Gioco d’altissima qualità in ogni zona del campo, gol di rara bellezza come quello di Aicardi su passaggio di Felugo, che non segna ma fa segnare, e tanto.
Bisogna spararlo. “Rizzo, vai e manda giù la porta”, dice Pisano al suo miglior cannoniere durante il time out chiamato dal tecnico biancorosso sul punteggio di 0-5. Ma non era la porta della Pro Recco che andava abbattuta, ma il suo portiere. A colpi di fucile. Perchè, in serate come questa, per fare gol a Tempesti devi spararlo. Parate semplicemente mostruose anche in Supercoppa, come quella su Petrovic con l’uomo in meno nel terzo tempo. Punteggio 2-9.
Deserti. Per segnare due gol ad un Tempesti del genere bisogna essere dei campioni, anzi dei campioni fortunati. Deserti, dopo aver fatto gol con una bellissima beduina, concede il bis subito dopo con una deviazione sbagliata, che produce un’imparabile palombella. Tempesti sorride.
Reazione. Dopo due tempi e mezzo di assoluto dominio biancoceleste, l’orgoglio del Savona porta la squadra di Pisano ad accorciare sensibilmente le distanze: 7-11 all’inizio del quarto tempo con una furbata di Rizzo. Ma il formidabile Aicardi (Zlokovic non c’è più, nessuno se n’è accorto finora) mette la parola fine alla contesa.
Ci stanno tutti. Sono bellissimi sia il secondo gol personale di Luongo (gran tiro da fuori), sia il gol n. 14 della Pro Recco, il quarto personale di Figlioli: palombella di prima intenzione che si spegne nell’angolo alto alla sinistra di Antona. La gara si conclude con Pastorino tra i pali biancocelesti (super parata su Deserti) e con un +7 che il telecronista Rai Paganini, seduto accanto a Postiglione, considera troppo severo per il Savona. In realtà, per quello che si è visto stasera in acqua, i sette gol di scarto ci stanno tutti.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DELLA FERLA PRO RECCO
Presentazione all’americana con la chiamata per ogni singolo atleta; maglietta esibita dai giocatori a favore della ricerca; applausi per i due campioni del mondo under 18, Alesiani (subito schierato da Pisano) e Fondelli; targa ricordo per i due arbitri, Brguljan (papà e zio d’arte) e Galkin, che concludono questa sera la loro onoratissima carriera: questo l’antipasto di una finale che tutti si aspettano come la rivincita della finale di Coppa Italia di tre giorni prima con la partenza del Savona con la stessa rabbia di allora. Ed invece succede il contario. La Rari non entra mai in partita (primo gol su azione dopo 15 minuti e mezzo di gioco) e che lascia la reazione negli spogliatoi; Pro Recco del tutto padrone della situazione dal primo minuto senza strafare.
Primo parziale ancora più rotondo di domenica scorsa con 4 reti di Figlioli (alla fine cannoniere con 4 reti, 2 tiri di rigore e una superiorità numerica conclusa nell’ insolita posizione -uno), Madaras, Figari (splendida conclusione di superiorità numerica da posizione cinque dopo aver ingannato Antona con la finta di un passaggio al centro) e Aicardi (schiaffo alla palla al limite dei due metri).
Nel secondo tempo per la Pro va ancora meglio: il parziale va sul 6-0 (Fiorentini e Figlioli). Il Savona non riesce ad entrare in partita. E’ costretto a tirare dai 7 metri, non riesce a penetrare la perfetta retroguardia recchese e oltre a ciò la marcatura dei tiratori (Rizzo, Janovic e Damonte) è spietata, non riescono a tirare. Il primo gol dei savonesi a uomini pari arriva a dieci secondi dal termine dell’intervallo lungo. La partita a questo punto è già terminata da tempo. Il terzo tempo è quello di una leggera flessione recchese con due conclusioni consecutive vincenti di Deserti e Petrovic.
Risultato mai in discussione, una Pro Recco stellare che mostra amalgama, coesione e varietà di schemi, eccezionale in difesa al punto di frustrare gli avversari nel tiro. Tempesti quasi irridente sui tentativi avversari.
C’è spazio anche per Pastorino, autore di una gran parata, poi spazio al bagno in acqua per Tempestini che ci rimette vestito a scarpe pregiate per la seconda volta in tre giorni: chapeau!
Guido Martinelli
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
SAVONA – E’ sempre Recco. I tredici allenati da Tempestini battono per la seconda volta in tre giorni la Blu Shelf Carisa Savona nella sua “tana” ovvero la Zanelli di Savona, e alzano la seconda coppa in 72 ore. Dopo la Coppa Italia, capitan Tempesti alza la Supercoppa europea (quarta conquistata dai recchelini e la settima per le italiane), nella quarta finale tutta italiana dopo le edizioni dell’87 (vittoria di Pescara sul Posillipo), del 2004 con la vittoria del Recco su Brescia e del 2005 del Posillipo proprio su Savona. Per i campioni d’Italia e d’Europa partita a senso unico con un vantaggio massimo di 7 reti già nel secondo tempo, consolidato nel punteggio finale 14-7. Quattro gol dell’azzurro Figlioli, best scorer del match, e un bel 80% di gol in superiorità numerica che ha spento ben presto le velleità dei biancorossi padroni di casa e detentori dell’Euro Cup.
La partita è stata arbitrata dal montenegrino Brguljan e dal russo Galkin, che sono stati premiati dal delelgato Gianni Lonzi per la loro lunga e prestigiosa carriera conclusa stasera con la Supercoppa.
In occasione dell’evento, la Rari Nantes Savona ha aderito unitamente alla Ligue Europeenne de Natation, ad una importante iniziativa di carattere sociale. Prima dell’inizio dell’incontro tutti i giocatori sono entrati in vasca indossando una maglietta con la scritta “Telethon” per sensibilizzare il pubblico nei confronti della ricerca per la lotta alle malattie genetiche, che culminerà con la serata in diretta dalle 21 su Raiuno il 14 dicembre presentata da Fabrizio Frizzi, cui parteciperanno molti dei campioni del mondo e vicecampioni olimpici del Settebello.
E’ la 29esima volta che viene assegnato il trofeo europeo. Per sette volte è stato conquistato da una squadra italiana: il Pescara nel 1987 e nel 1992, il Posillipo nel 2006 e la Pro Recco nel 2007, 2008, 2010 e 2012.
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European Super Cup
Savona - Wednesday 12-12
Blu Shelf Carisa Savona vs. Ferla Recco 7-14 (0-4, 2-4, 4-3, 1-3)
Savona: Antona, Alesiani, L. Damonte, Petrovic 1, E. Colombo, Rizzo 2, M. Janovic 2, Fulcheris, G. Bianco, Mistrangelo, J. Colombo, Deserti 2, Rolle. Head coach: A. Pisano.
Recco: Tempesti, F. Lapenna, Madaras 2, Mangiante, S. Luongo 2, Felugo, Giacoppo 1, Figlioli (pictured) 4, Figari 2, D. Fiorentini 1, Aicardi 2, N. Gitto, Pastorino. Head coach: Tempestini.
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Una Pro Recco mai vista
(Waterpolo Development World)
(0-4, 2-4, 4-3, 1-3)
Blu Shelf Carisa Savona: Antona, Alesiani, L. Damonte, Petrovic 1, E. Colombo, Rizzo 2 (1 rig.), M. Janovic 2, Fulcheris, G. Bianco, Mistrangelo, J. Colombo, Deserti 2, Rolle. All. A. Pisano.
Ferla Pro Recco: Tempesti, F. Lapenna, Madaras 2, Mangiante, S. Luongo 2, Felugo, Giacoppo 1, Figlioli 4 (2 rig.), Figari 2, D. Fiorentini 1, Aicardi 2, N. Gitto, Pastorino. All. Tempestini.
Arbitri: Brguljan (Mne) e Galkin (Rus)
Delegato: Lonzi.
LA PARTITA IN CIFRE
Savona | Recco | |
Tiri complessivi | 30 | 25 |
Gol | 7 | 14 |
Tiri parati | 12 | 8 |
Tiri respinti o deviati dai difensori | 5 | 0 |
Tiri fuori | 2 | 0 |
Pali | 4 | 3 |
Superiorità numeriche | 11 | 9 |
Superiorità numeriche sfruttate | 4 | 7 |
Rigori | 1 | 2 |
Rigori realizzati | 1 | 2 |
Falli in attacco | 2 | 7 |
Palle perse | 1 | 2 |
PARLANO I VINCITORI (interviste di Guido Martinelli)
Angelo Barreca (A. D. Pro Recco): “Il Savona questa volta aveva il giocatore che mancava domenica. E’ andata bene a noi. Siamo.ancora i più forti. Ci mancano ancora due obiettivi, uno è ovvio, l’altro è la piscina”.
Riccardo Tempestini: “La soddisfazione maggiore è stata quella di ripeterci allo stesso livello dopo la prestazione di domenica. Se possibile rispetto ad allora abbiamo fatto qualche ulteriore progresso nel senso di una maggior ricerca dei compagni, a costo di rinunciare a delle proprie caratteristiche; facciamo dei tagli in attacco per portar via l’uomo che abbiamo deciso di portar via per mettere in gioco il compagno accanto. Queste sono cose che danno grande soddisfazione perche tutti questi grandi giocatori hanno accettato di rinunciare a qualcosa di personale a vantaggio del gruppo. E’ segno di grande umiltà”.
Pietro Figlioli: “4 gol segnati, ma il discorso è sempre lo stesso: la forza della Pro Recco è la coralità. Li spazzoliamo tutti all’inizio come è successo con Brescia e due volte Savona”.
Andrea Mangiante: “E’ una questione di amalgama che sta venendo fuori in maniera pazzesca. In queste due partite di Coppa Italia e in quella internazionale abbiamo fatto progressi enormi. Ora godiamoci il successo, al campionato penseremo poi”.
Stefano Tempesti: “Grande partita perchè abbiamo seguito alla lettera le direttive di mister Tempestini, sfiorando in certi momenti la perfezione. Questo non è il vero divario fra noi e loro, ma questa sera onore alla Pro Recco a maggior ragione. Dedico la vittoria alla mia compagna Elisabetta che è a casa perchè in dolce attesa. Fra poco diventerò papà. Ora torno a casa dove c’è anche Alessandro e fra poco verrà a trovarmi anche una mia cara amica che sta trascorrendo un momento difficile ed io ci tengo a farle sapere che le sono vicino”.
Niccolo Figari: “Siamo una squadra che sta bene assieme in acqua e fuori. Siamo incredibilmente coesi e poi ogni tanto qualcuno trova per strada qualche individualità incredibile come Luongo che ha fatto un gol della Madonna; ma questo poco importa, l’importante è giocare bene e vincere e lo stiamo facendo”.
Deni Fiorentini: “Abbiamo continuato il trend delle ultime due partie con partenza a raffica e senza più mollare. Sapevamo di un loro possibie ritorno, ma siamo rimasti concentrati anche nel terzo tempo, tradizionalmente il più difficile. Abbiamo fatto anche qualche innovazione tattica negli ultimi tempi che piano piano dà i suoi frutti. Continuiamo così”.
LA PARTITA VISTA IN TIVU’
Quarto titolo stagionale. La Supercoppa Europea appartiene alla stagione 2011-2012. Per la Pro Recco si tratta del quarto titolo dopo scudetto, Champions League e Jadranska Liga, vinti con Porzio in panchina. Al tecnico napoletano è sfuggita solo la Coppa Italia, ma Tempestini ha subito rimediato con un nuovo record: Coppa Italia (quella di questa stagione) e Supercoppa vinte nel giro di quattro giorni. E con tre prestazioni maiuscole.
Non vola una mosca. Fateci caso: quando ci sono arbitri italiani, proteste e sceneggiate si sprecano, quando ci sono due arbitri stranieri non si muove nessuno e non si sente volare una mosca. Eppure il montenegrino Brguljan e il russo Galkin, che nel complesso dirigono bene, di errori gravi ne commettono: nel secondo tempo Federico Lapenna deve farsi affondare due volte davanti ad Antona per avere il cinque metri, mentre al Savona subito dopo basta un fallo da superiorità numerica per ottenere il rigore.
Bisogna tirare in porta. E’ quello che raccomanda Pisano ai suoi nel primo intervallo, sul punteggio di 0-4 per la Pro Recco. In realtà nei primi otto minuti di gioco il Savona ha tirato di più rispetto agli avversari, ma con percentuali di realizzazione ben diverse: 0 su 7 quella dei biancorossi, 4/5 quella dei biancocelesti.
La partita perfetta. E’ quella che gioca la Pro Recco nei primi due tempi, con percentuali da sogno: 8 su 11 al tiro, 4 su 4 in superiorità numerica, 1 su 4 in inferiorità. Gioco d’altissima qualità in ogni zona del campo, gol di rara bellezza come quello di Aicardi su passaggio di Felugo, che non segna ma fa segnare, e tanto.
Bisogna spararlo. “Rizzo, vai e manda giù la porta”, dice Pisano al suo miglior cannoniere durante il time out chiamato dal tecnico biancorosso sul punteggio di 0-5. Ma non era la porta della Pro Recco che andava abbattuta, ma il suo portiere. A colpi di fucile. Perchè, in serate come questa, per fare gol a Tempesti devi spararlo. Parate semplicemente mostruose anche in Supercoppa, come quella su Petrovic con l’uomo in meno nel terzo tempo. Punteggio 2-9.
Deserti. Per segnare due gol ad un Tempesti del genere bisogna essere dei campioni, anzi dei campioni fortunati. Deserti, dopo aver fatto gol con una bellissima beduina, concede il bis subito dopo con una deviazione sbagliata, che produce un’imparabile palombella. Tempesti sorride.
Reazione. Dopo due tempi e mezzo di assoluto dominio biancoceleste, l’orgoglio del Savona porta la squadra di Pisano ad accorciare sensibilmente le distanze: 7-11 all’inizio del quarto tempo con una furbata di Rizzo. Ma il formidabile Aicardi (Zlokovic non c’è più, nessuno se n’è accorto finora) mette la parola fine alla contesa.
Ci stanno tutti. Sono bellissimi sia il secondo gol personale di Luongo (gran tiro da fuori), sia il gol n. 14 della Pro Recco, il quarto personale di Figlioli: palombella di prima intenzione che si spegne nell’angolo alto alla sinistra di Antona. La gara si conclude con Pastorino tra i pali biancocelesti (super parata su Deserti) e con un +7 che il telecronista Rai Paganini, seduto accanto a Postiglione, considera troppo severo per il Savona. In realtà, per quello che si è visto stasera in acqua, i sette gol di scarto ci stanno tutti.
Mario Corcione
IL COMUNICATO DELLA FERLA PRO RECCO
Presentazione all’americana con la chiamata per ogni singolo atleta; maglietta esibita dai giocatori a favore della ricerca; applausi per i due campioni del mondo under 18, Alesiani (subito schierato da Pisano) e Fondelli; targa ricordo per i due arbitri, Brguljan (papà e zio d’arte) e Galkin, che concludono questa sera la loro onoratissima carriera: questo l’antipasto di una finale che tutti si aspettano come la rivincita della finale di Coppa Italia di tre giorni prima con la partenza del Savona con la stessa rabbia di allora. Ed invece succede il contario. La Rari non entra mai in partita (primo gol su azione dopo 15 minuti e mezzo di gioco) e che lascia la reazione negli spogliatoi; Pro Recco del tutto padrone della situazione dal primo minuto senza strafare.
Primo parziale ancora più rotondo di domenica scorsa con 4 reti di Figlioli (alla fine cannoniere con 4 reti, 2 tiri di rigore e una superiorità numerica conclusa nell’ insolita posizione -uno), Madaras, Figari (splendida conclusione di superiorità numerica da posizione cinque dopo aver ingannato Antona con la finta di un passaggio al centro) e Aicardi (schiaffo alla palla al limite dei due metri).
Nel secondo tempo per la Pro va ancora meglio: il parziale va sul 6-0 (Fiorentini e Figlioli). Il Savona non riesce ad entrare in partita. E’ costretto a tirare dai 7 metri, non riesce a penetrare la perfetta retroguardia recchese e oltre a ciò la marcatura dei tiratori (Rizzo, Janovic e Damonte) è spietata, non riescono a tirare. Il primo gol dei savonesi a uomini pari arriva a dieci secondi dal termine dell’intervallo lungo. La partita a questo punto è già terminata da tempo. Il terzo tempo è quello di una leggera flessione recchese con due conclusioni consecutive vincenti di Deserti e Petrovic.
Risultato mai in discussione, una Pro Recco stellare che mostra amalgama, coesione e varietà di schemi, eccezionale in difesa al punto di frustrare gli avversari nel tiro. Tempesti quasi irridente sui tentativi avversari.
C’è spazio anche per Pastorino, autore di una gran parata, poi spazio al bagno in acqua per Tempestini che ci rimette vestito a scarpe pregiate per la seconda volta in tre giorni: chapeau!
Guido Martinelli
IL COMUNICATO DELLA F.I.N.
SAVONA – E’ sempre Recco. I tredici allenati da Tempestini battono per la seconda volta in tre giorni la Blu Shelf Carisa Savona nella sua “tana” ovvero la Zanelli di Savona, e alzano la seconda coppa in 72 ore. Dopo la Coppa Italia, capitan Tempesti alza la Supercoppa europea (quarta conquistata dai recchelini e la settima per le italiane), nella quarta finale tutta italiana dopo le edizioni dell’87 (vittoria di Pescara sul Posillipo), del 2004 con la vittoria del Recco su Brescia e del 2005 del Posillipo proprio su Savona. Per i campioni d’Italia e d’Europa partita a senso unico con un vantaggio massimo di 7 reti già nel secondo tempo, consolidato nel punteggio finale 14-7. Quattro gol dell’azzurro Figlioli, best scorer del match, e un bel 80% di gol in superiorità numerica che ha spento ben presto le velleità dei biancorossi padroni di casa e detentori dell’Euro Cup.
La partita è stata arbitrata dal montenegrino Brguljan e dal russo Galkin, che sono stati premiati dal delelgato Gianni Lonzi per la loro lunga e prestigiosa carriera conclusa stasera con la Supercoppa.
In occasione dell’evento, la Rari Nantes Savona ha aderito unitamente alla Ligue Europeenne de Natation, ad una importante iniziativa di carattere sociale. Prima dell’inizio dell’incontro tutti i giocatori sono entrati in vasca indossando una maglietta con la scritta “Telethon” per sensibilizzare il pubblico nei confronti della ricerca per la lotta alle malattie genetiche, che culminerà con la serata in diretta dalle 21 su Raiuno il 14 dicembre presentata da Fabrizio Frizzi, cui parteciperanno molti dei campioni del mondo e vicecampioni olimpici del Settebello.
E’ la 29esima volta che viene assegnato il trofeo europeo. Per sette volte è stato conquistato da una squadra italiana: il Pescara nel 1987 e nel 1992, il Posillipo nel 2006 e la Pro Recco nel 2007, 2008, 2010 e 2012.
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Supercoppa alla Pro Recco
secondo trofeo della stagione
Waterpolo Web
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La formazione di Tempestini passeggia con la
Rari Savona (14-7) in una gara senza storia
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12/12/2012 - Raffaele Di
Noia*
Savona. Con una superiorità disarmante il Recco ha vinto la Supercoppa Europea passeggiando (14-7) al termine di una partita che non ha mai avuto storia. La squadra di Tempestini ha reagito con una prova di grande carattere alle polemiche che hanno accompagnato domenica la finale di Coppa Italia. La risposta migliore a cui non ha trovato un degno interlocutore nel Savona. Bruttissimo – specie sotto il profilo caratteriale – rispetto a quello visto pochi giorni fa. Le difficoltà dimostrate dal team savonese in fase di impostazione di gioco (ogni azione è partita quasi a 10” dal termine dei 30 a disposizione) ne sono state un dato lampante. L'inizio è stato choc per i padroni di casa che si sono trovati improvvisamente davanti alla difesa a zona del Recco anziché al pressing visto domenica nell'atto concluso della Coppa Italia. In tali condizioni la squadra di Pisano ha dato proprio l'impressione di non trovare i consueti punti di riferimento ed ha inesorabilmente sbandato (subendo le reti di Figlioli, Madaras, Figari e Aicardi) anche perché Tempesti è stato nuovamente in versione 'grande Muraglia'. Il black out in attacco è proseguito anche nel secondo quarto di gioco acuito dalla rete di Deni Fiorentini in avvio di frazione. Ogni volta che il Savona prova ad opporre il preessing o una difesa più aggressiva, il Recco punisce. Un copione che si conferma anche quando Figlioli trasforma il rigore del 6-0 che di fatto chiude la partita senza polemiche. Basta un dato. Il Savona ha segnato il suo primo goal su rigore soltanto a 3'43” del secondo tempo. Ovvero quasi dopo sedici minuti di gioco. Una rete a cui peraltro ha risposto immediatamente Madaras prima che Janovic fissasse il parziale su un comunque umiliante 8-2. Umiliazione che è emersa comunque osservando i giocatori di Tempestini effettuare uno scioglimento durante la pausa tra il secondo e il terzo tempo invece di ascoltare come da prassi le indicazioni tecniche. Il segno di una serenità imbarazzante. La finale della Supercoppa si trasforma così in un allenamento di qualità per i campione d'Europa in carica. Un training a cui partecipano per due volte Luongo (a cui risponde altrettante volte Deserti prima della bella rete dell'altro savonese Petrovic) e Figlioli. Soltanto Janovic ha dato, in finale di quarto, la reazione di carattere che fin lì è mancata al Savona. Il vascello biancorosso sembra smettere di naufragare all'inizio del quarto tempo quando Rizzo 'fotografa' in superiorità numerica - con un movimento secco e senza finte - un Tempesti fin lì mostruoso. E' però uno spiraglio di quiete all'interno di un temporale in una notte scura. Aicardi riporta i suoi a +5 (12-7) e il Recco può permettersi il lusso di sprecare pure una doppia espulsione a proprio favore prima di matare definitivamente l'avversario con Figlioli a 3'02” su palombella. Alla fine è prevalsa soltanto la squadra migliore e il silenzio. Gli ingredienti migliori della pallanuoto. (*da Il Secolo XIX) RN Savona - Pro Recco 14-7RN Savona: Antona, Alesiani, L. Damonte, Petrovic 1, E. Colombo, Rizzo 2 (1 rig.), M. Janovic 2, Fulcheris, G. Bianco, Mistrangelo, J. Colombo, Deserti 2, Rolle. All. Andrea Pisano. Pro Recco: Tempesti, F. Lapenna, Madaras 2, Mangiante, S. Luongo 2, Felugo, Giacoppo 1, Figlioli 4 (2 rig.), Figari 2, D. Fiorentini 1, Aicardi 2, N. Gitto, Pastorino. All. Riccardo Tempestini. Arbitri: Brguljan (MNE), Galkin (RUS). Delegato: Lonzi. Parziali: 0-4, 2-4, 4-3, 1-3. Note: superiorità num. Savona 4/11, Recco 6/8. Spettatori 300 circa. Nella foto di Frank Borsarelli© L'esultanza dei Campioni |
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